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Spettacolo e rimpianti tra Cagliari ed Empoli: pari giusto che scontenta tutti
E' così che ne viene fuori una partita di discreta intensità. Non ancora entusiasmante, questo è vero, però sempre viva, sempre aperta, anche se, in tutta onestà, è il Cagliari a cercare il gol con maggiore e migliore convinzione. E anche se lo schema è sempre uguale, è sempre quello - cross da destra e testa di Pavoletti o chicchessia -, l'Empoli, che proprio non ha nella difesa il suo punto forte, ci casca puntualmente. Rischia, insomma. E così, come da copione fisso, Prevedel si vede graziato ben tre volte (16' Pavoletti, 18' Joao Pedro, 30' Ionita) perché per tre volte il pallone va lontano dalla porta. Una pressione appena appena annacquata da un'acrobazia di Zajc (24') con palla che guarda molto da vicino il palo. Qui nasce e finisce l'Empoli in un primo tempo che, invece, inevitabilmente fa l'occhiolino al Cagliari. Il fatto è che Iachini non mette una pezza a quei cross da destra (la sinistra dell'Empoli) mentre in mezzo all'area di rigore Pavoletti troppa sempre libertà. E prima o poi, lui che di testa è forte ne approfitta. Detto fatto: 36', cross di Ionita indisturbato e Pavoletti, che Di Lorenzo non riesce a contenere, fa fuori Provedel. Era nell'aria. E quindi non c'è da meravigliarsi del vantaggio.
Si pensa: ora che si ricomincia si vedrà un Empoli diverso. Più battagliero. Più convinto che dopo la sconfitta dell'Udinese e il pari tra la Spal ed il Bologna una mossa se la deve dare per allontanarsi almeno un po' dall’inferno della serie A e, infatti, Iachini prova a disegnare un Empoli meno conservativo e più propositivo: fuori Brighi (57') e dentro il turco Ucan dal quale l'Empoli s'aspetta qualche brillante idea alle spalle delle punte. Per un poco è un'illusione, perché l'uscita di Brighi finisce col concedere solo più libertà a Barella, il quale, ovviamente, non si fa pregare per farsi vedere un po’ più avanti. Non va, insomma. E allora Iachini ci riprova, insiste: fuori un centrocampista (Acquah) e dentro Rodriguez, attaccante vero anche se ancora arrugginito per l'infortunio serio sul finire della stagione scorsa. Ma gli porta bene, la sostituzione. Non che c'entri Rodriguez, ma comunque sia, l'Empoli pareggia. Il cross (70') è di Pasqual e il piatto destro è di Di Lorenzo al primo centro di stagione sfruttando un incredibile buco a due metri dal povero Cragno.
Punto e a capo, insomma. Con soddisfazione di Iachini, si capisce, e rabbia di Maran che non non ci sta. E che per non starci manda in campo Farias per Joao Pedro e Bradaric per Cigarini. Ma a lui non dice bene. Guarda troppo avanti, il Cagliari, e si perde dietro. Infatti, da Caputo a Zajc e sinistro tagliente che infilza un'altra volta Cragno. Così è: con un secondo tempo più convinto e con tre cambi assai felici l'Empoli ribalta il risultato. Sembra finita, ma non è così: un erroraccio di Veseli che in pieno recupero (92') non trova il pallone lascia il campo a Farias per un contropiede fulminante. E' il gol del pari. E forse è giusto così.
IL TABELLINO
Cagliari-Empoli 2-2 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 36' p.t. Pavoletti (C), 25' s.t. Di Lorenzo (E), 36' s.t. Zajc (E), 46' s.t. Farias (C)
Assist: 36' p.t. Ionita (C), 25' s.t. Pasqual (E), 36' s.t. Caputo (E)
Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Srna, Romagna, Pisacane, Padoin; Ionita, Cigarini (32' s.t. Bradaric), Barella; Birsa (22' s.t. Faragò); Joao Pedro (29' s.t. Farias), Pavoletti. All. Maran.
Empoli (3-5-1-1): Provedel; Veseli, Silvestre, Rasmussen; Di Lorenzo, Acquah (21' s.t. Rodriguez), Brighi (12' s.t. Ucan), Traorè, Pasqual; Zajc; Caputo. All. Iachini.
Arbitro: Pasqua di Tivoli