ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Elisabetta Belloni, la prima donna a capo dei servizi segreti italiani
Anche nel nostro Paese sempre più donne ricoprono cariche direttive sia di aziende private che di dipartimenti pubblici. L’ultima, in ordine temporale e restando nei confini nazionali, ad aver raggiunto un prestigioso incarico al vertice di un reparto direttamente controllato dal Governo, è stata Elisabetta Belloni, nominata direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Nata a Roma il 1° settembre 1958, si è laureata nella Capitale all’università LUISS in Scienze Politiche e lavora al Ministero degli Esteri dal 1985. In passato ha lavorato all’ambasciata di Vienna e Bratislava e ha scalato le gerarchie nel corso degli anni.
Tra gli incarichi ricoperti più rilevanti, dal 2004 la Belloni è stata a capo dell’Unità di crisi della Farnesina, occupandosi delle operazioni riguardo gli italiani in ostaggio, feriti o uccisi al di fuori dei confini Nazionali. Alcuni celebri casi che l’hanno vista protagonista nelle trattative diplomatiche sono stati quello della liberazione del giornalista de “La Repubblica” Daniele Mastrogiacomo, rapito nel 2007 in Afghanistan, e della gestione dell’emergenza tsunami nel sud-est asiatico.
Dal 2008 al 2012 è stata direttrice generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 ha assunto la funzione di direttrice generale per le Risorse e l’innovazione. Ha ricoperto anche il ruolo di capo di gabinetto dell’allora ministero degli Esteri guidato da Paolo Gentiloni durante il Governo Renzi. Il 5 maggio 2016 Elisabetta Belloni è stata nominata segretario generale del Ministero degli Esteri, il più alto incarico che un diplomatico in carriera possa raggiungere e che manterrà anche in futuro. Anche in questo caso, è stata la prima donna a raggiungere un posto di tale prestigio.
In testa al Dis, sostituirà il prefetto uscente Gennaro Vecchione, nominato nel 2018 dall’ex premier Giuseppe Conte.