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    Elezioni Figc: due candidati al dopo Tavecchio

    Elezioni Figc: due candidati al dopo Tavecchio

    La consegna dei Collari d’oro al Coni si è trasformata nell’occasione per un vertice sulle elezioni del 29 gennaio in Federcalcio: c’erano gli attori principali, Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, Cosimo Sibilia, n. 1 dei Dilettanti, e Damiano Tommasi, capo dell’Assocalciatori. Gravina e Sibilia, candidati alla presidenza del dopo Tavecchio, hanno proseguito l’incontro da soli a pranzo. Insieme valgono il 51%, ma non hanno un accordo, a oggi: vogliono correre separatamente. Gravina è forte del 17% della sua componente e di consensi fra i club di A - dove era papabile presidente di Lega- e B. Sibilia parte dal 34% dei dilettanti.

    Come scrive La Repubblica in edicola oggi, l’ago della bilancia è Tommasi. I calciatori, che pesano il 20%, vogliono candidarlo. E su di lui Renzo Ulivieri convoglierebbe i voti degli allenatori, il 10%. Ma, al solito, i club non vogliono un “sindacalista”. Il suo pacchetto di voti però torna decisivo: Gravina e Sibilia puntano all’apparentamento con l’Aic. Offrono il controllo del Club Italia, cioè la gestione delle nazionali azzurre, da affidare a un pool di grandi ex: Albertini, gradito all’Aic, Costacurta che piace al Coni, Maldini, che piace a tutti. E poi un campione del mondo ’ 82 e uno del 2006: Paolo Rossi e Perrotta in pole. In ballo anche la vicepresidenza federale (vicaria o non), le presidenze del settore tecnico e del settore giovanile e scolastico. Fin qui Sibilia pare più gradito ai calciatori, Gravina ha più chance con le leghe ( il 4 si riunisce quella di A sui diritti tv, il 12 quella di Lega Pro). 
     

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