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    El Shaarawy chiama la Serie A: 'L'Italia mi manca, a Roma ho lasciato tantissimo. Il Milan nel cuore, Ibra...'

    El Shaarawy chiama la Serie A: 'L'Italia mi manca, a Roma ho lasciato tantissimo. Il Milan nel cuore, Ibra...'

    Stephan El Shaarawy, esterno offensivo dello Shanghai Shenhua, parla della situazione coronavirus a Sky Sport: “Qui la situazione sta migliorando notevolmente. E’ una città che ha ripreso a vivere, così come tutto il paese. Ne stiamo uscendo alla grande. È un messaggio di insegnamento e speranza per tutto il mondo. Da casa mia adesso vedo nelle strade traffico, le persone ricominciano ad uscire, e credo che sia un grande segnale. Nel periodo più tragico hanno messo in lockdown un'intera regione. Adesso già il fatto di poter andare al ristorante, al bar, è una grande vittoria”. 

    SUL MERCATO - “Con questa situazione ho cercato insieme al club di trovare una soluzione. Arrivati a gennaio avevano infatti posticipato il campionato e non si sapeva fin quando dovessimo stare fermi. Con la nazionale a marzo non potevo permettermi di stare fermo. Adesso è posticipato ma in quel momento avevo chiesto al club di trovare una soluzione insieme perchè la mia priorità erano gli Europei. Volevo giocare, stare fermo non è produttivo. Il resto si vedrà in futuro. Adesso sono un giocatore dello Shanghai e devo pensare a fare il bene della squadra. Non posso parlarne ora. I giocatori più forti con cui ho giocato sono Ibrahimovic, Totti e Mbappe. Kaka è il mio idolo”. 

    SU ROMA - “A Roma ho lasciato tantissimo, non solo un percorso calcistico. Mi sono sentito come in una famiglia. Mi manca l'Italia. Mi manca tutto, anche i miei genitori. Quando vieni catapultato in un mondo diverso dal tuo ti mancano tante cose. Ho avuto la fortuna di tornare spesso in Italia anche grazie alla Nazionale, non ho mai perso i contatti. Gol più bello? Con la maglia del Milan contro lo Zenit di Spalletti, nel girone di Champions. Poi con la Roma, il primo gol con il Frosinone di tacco. Anche quello con il Chelsea ed il pallonetto con la Sampdoria”.

    SUGLI ALLENATORI - “E’ stato importante il modo in cui sono stato gestito. La cosa migliore da fare è la gestione mentale e fisica. Allegri con me è stato impeccabile, io ero ancora agli inizi ed ha saputo dosarmi nel minutaggio il primo anno, per poi darmi fiducia nel secondo. Vale la stessa cosa per Spalletti e Di Francesco, dai quali ho avuto molta fiducia nei momenti giusti. La cosa più importante è la fiducia, il rapporto che si crea. Con loro ho avuto tutte le cose ed hanno fatto la differenza”.

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