L'ultima volta al Sant'Elia, maledetto 17 settembre, ha lasciato lo stadio in lacrime. «Sento un forte dolore al muscolo, spero non sia nulla di grave», aveva quasi messo le mani avanti Mostapha El Kabir mentre si trascinava con due stampelle lungo il corridoio che separa gli spogliatoi dal piazzale dove sono parcheggiate le auto dei calciatori. Dal quel Cagliari-Novara sono passati oltre tre mesi e quindici turni di campionato. Il tempo dei rimpianti è finito per il ventitreenne attaccante marocchino (ma con passaporto olandese). Dopo un lungo periodo di riabilitazione consumato tra l'infermeria di Assemini e un centro specialistico di Bologna, può finalmente rilanciare la sfida al campionato italiano.