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    Eibar-Alaves: il 'nuovo Neymar' che piace al Milan contro l'erede di Forlan nel derby basco cruciale per la salvezza

    Eibar-Alaves: il 'nuovo Neymar' che piace al Milan contro l'erede di Forlan nel derby basco cruciale per la salvezza

    • Andrea Barbuti
    Il 2021 sarà ricordato anche per lo storico derby basco in finale di Copa del Rey fra Athletic Bilbao e Real Sociedad, vinto per 1-0 dalla squadra di San Sebastian. Real e Athletic non sono però le due uniche squadre a rappresentare la comunità autonoma dei Paesi Baschi in Liga. Nella parte diametralmente opposta della classifica si trovano infatti Eibar (ultimo) e Alaves (quintultimo), che alle 14 di sabato pomeriggio si affronteranno in un derby decisivo per la lotta salvezza. Il palcoscenico sarà l’Estadio Municipal de Ipurua, che, con i suoi 7083 posti a sedere (vuoti, ovviamente), è il più piccolo impianto della prima divisione spagnola.

    LA PARTITA -- Le due formazioni stanno attraversando momenti molto diversi. I padroni di casa dell’Eibar sono ultimi in classifica, a meno 7 dal quartultimo posto occupato dal Valladolid. I ragazzi allenati da Mendilibar, alle redini del club dal 2015, vengono da 5 sconfitte consecutive e addirittura non vincono dal successo del 3 gennaio contro il Granada. Al contrario, il periodo peggiore sembra passato per l’Alaves. Il 5 aprile è stato chiamato l’ex Villarreal Javier Calleja al posto di Abelardo e il cambio in panchina ha sortito gli effetti desiderati: 2 vittorie e 2 pareggi e soprattutto il reintegro di Lucas Perez, attaccante ex Arsenal e Deportivo La Coruna che era in pessimi rapporti con il precedente allenatore. In un mese i blanquiazules sono passati dalla diciannovesima alla diciassettesima posizione, in piena corsa per la salvezza.

    NUOVO NEYMAR CONTRO EREDE DI FORLAN - A rendere Eibar-Alaves una partita degna di attenzione, oltre alla rivalità e l’importanza per la classifica, ci saranno due ragazzini, entrambi nati nel 2001. Facundo Pellistri è un’ala destra uruguaiana. Nato nella capitale Montevideo, viene lanciato nella prima squadra del Penarol, a soli 16 anni. L’investitura, però, arriva qualche anno più tardi quando Diego Forlan, leggenda del club e del calcio uruguaiano, arriva a sedersi sulla panchina giallonera e lo mette al centro del progetto con il 10 sulle spalle. La scorsa estate è stato acquistato dal Manchester United che ha anticipato Juve, Boca e Lione. Solskjaer, però, non lo ha mai fatto esordire. Così, a gennaio, è passato in prestito all’Alaves, con cui fin qui ha disputato 8 partite di cui 3 da titolare. Per il derby di domani è in dubbio e, se ci sarà, entrerà dalla panchina per provare a spaccare il match. Già totalmente affermato è invece Bryan Gil, talentuosissima ala sinistra di proprietà del Siviglia e in prestito all’Eibar. In Spagna lo paragonano a Neymar e ha una clausola di rescissione non insormontabile: 35 milioni di euro. Oltre al Barcellona, anche il Milan lo sta osservando. A differenza di Pellistri, lui ci sarà sicuramente e le speranze di salvezza dell’Eibar passano dal suo sinistro.

    OCCHIO AGLI SCHERZI DEL DESTINO - Quando si associano le parole “calcio” e “Paesi Baschi”, la prima cosa che viene in mente è l’accesa rivalità fra l’Athletic Bilbao e la Real Sociedad di San Sebastian. Eppure, questa folkloristica regione autonoma del nord-est della Spagna è il teatro di un altro derby, che potremmo definire “il derby basco di serie B”, visto che la rivalità è nata e si è sviluppata proprio a causa della lunga militanza di queste due squadre nella seconda divisione nazionale: quello fra l'Alaves, che ha sede nella capitale della regione, Vitoria-Gasteiz, e l’Eibar, che prende il nome dall’omonima cittadina di 25 mila abitanti. I primi, che si auto-soprannominano El Glorioso, anche se non hanno mai vinto un trofeo, hanno raggiunto due finali importanti nella loro storia: di Coppa UEFA nel 2001 e di Copa del Rey nel 2017. I secondi, chiamati Armeros per la forte presenza di armerie nel territorio cittadino e limitrofo, hanno conquistato la prima promozione in Liga della loro storia nel 2014 e non sono più retrocessi. Successe nella maniera più appagante possibile per un tifoso: proprio in un derby contro i rivali di sempre. Vinsero 1-0 e segnò José Ignacio Peleteiro Ramalho, per tutti Jota, che nel frattempo, dopo una infelice esperienza in Inghilterra, ha cambiato casacca, da azulgrana a blanquiazul. Una vittoria dell’Alaves domani condannerebbe quasi aritmeticamente l’Eibar alla prima retrocessione in Segunda della sua storia, sette anni dopo la prima promozione in Liga. Se finisse 0-1 sarebbe il 600 gol della storia dell’Alaves nel massimo campionato spagnolo. Se il destino volesse scherzare un po’  con queste due squadre, sappiamo già chi lo segnerà.
     

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