Hanno lottato, ci hanno provato fino alla fine. Sbattendo contro un muro, patendo la clamorosa giornata no di Suarez. E alla fine la tigna dell’Uruguay ha prevalso su un orgoglioso e battagliero Egitto. I sudamericani superano per 1-0 i Faraoni nella seconda partita del Gruppo A del Mondiale e rispondono alla roboante vittoria della Russia nella gara inaugurale contro l’Arabia Saudita. Una partita maschia, che gli africani hanno dovuto giocare, a dispetto delle indicazioni della vigilia, senza Mohamed Salah, indiscusso leader tecnico. Il primo tempo regala poche emozioni, se non per una clamorosa occasione sprecata da Suarez al 24' a tre metri dalla porta. Nella ripresa sale in cattedra Cavani, che prima fornisce due assist al compagno di reparto, poi si mette in proprio esaltando i riflessi di El Shenawy con un tiro al volo dal limite dell'area e colpendo un palo su punizione. Nell’ultimo quarto d’ora il forcing della Celeste aumenta, ma i sudamericani devono attendere l’89’ per sbloccare la gara: ci pensa Gimenez con un imperioso stacco di testa su una punizione dalla trequarti di Sanchez. Nel finale la selezione di Cuper ci prova ma non riesce a scalfire il muro uruguaiano. Successo di misura preziosissimo per l’Uruguay, che affianca la Russia in testa al Gruppo A. Per la celeste questa è la prima vittoria all’esordio in un Mondiale dal 1974. L’Egitto, alla terza partecipazione nella rassegna iridata senza aver mai vinto una partita (2 pari e 3 sconfitte) dovrà ora affidarsi a Salah, augurandosi in un pronto ritorno dell’ala del Liverpool.