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Effetto Pioli-Rebic, il Milan sa vincere anche senza Ibra. Crisi Toro senza fine, ora rischia
TORO SEDUTO - Perso Calhanoglu per infortunio, Pioli rilancia Paquetà al centro del tridente a supporto di Ibrahimovic, fermi restando Castillejo a destra e Rebic a sinistra, in omaggio al nuovo 4-2-3-1. Ma al di là del modulo, come sempre, la differenza la fanno gli interpreti e la rispettiva mentalità. Dall’altra parte, infatti, non basta la mossa a sorpresa di Longo che preferisce Edera a Verdi, come seconda punta al fianco di Belotti, perché il Torino si rannicchia tropo presto nella propria metà campo, favorendo la pressione del Milan. Un Toro seduto, insomma, non sugli allori ma sulla sua crisi certificata da quattro sconfitte consecutive in campionato, tre con Mazzarri e una con Longo.
SOLTANTO MILAN - E’ vero che Berenguer da ottima posizione spara alto, ma per tutto il primo tempo si vede soltanto il Milan, che ci prova all’inizio con Paquetà il cui destro in corsa viene deviato da Sirigu. E’ il classico preludio al gol, propiziato da un passaggio di Paquetà per Castillejo, il cui preciso cross dalla destra trova Rebic al centro pronto a precedere Lyanco con la deviazione per il meritato 1-0. E’ il quinto gol in campionato per il croato, rinato grazie a Pioli che ha saputo trovargli la giusta collocazione come seconda punta sulla sinistra. Trovato il vantaggio, il Milan insiste alla ricerca del raddoppio anche perché il Torino non dà segni di risveglio.
DA MUSACCHIO A GABBIA - L’unico neo nel buon primo tempo rossonero è l’infortunio a Kjaer costretto a uscire per infortunio allo scadere dei 45’. Al suo posto dovrebbe entrare Musacchio, ma quando Pioli gli fa segno di scaldarsi l’argentino gela il tecnico sostenendo di avere un problema fisico e così al suo posto debutta in serie A Matteo Gabbia, 20 anni, ultimo prodotto del settore giovanile. L’episodio non passa inosservato perché Musacchio non torna in panchina dopo l’intervallo. Purtroppo per i rossoneri, però, non passa inosservato nemmeno il clamoroso gol sbagliato da Ibra che calcia fuori da ottima posizione, imitato poco dopo da Castillejo. E allora, dopo avere rischiato fin troppo, il Torino si avvicina finalmente a Donnarumma che compie la sua prima parata per bloccare un colpo di testa di Belotti.
ASSALTO INUTILE - Con Zaza al posto di Edera, Longo spera di incidere di più. Pioli, invece, boccia la prova d’appello concessa a Paquetà, rilanciando Bonaventura nell’ultima mezz’ora. Tatticamente non cambia nulla da una parte e dall’altra, anche se il Torino cerca di uscire dalla propria metà campo come non aveva mai fatto nel primo tempo. Berenguer e Ansaldi sono i più attivi sulle fasce, ma siccome non basta nemmeno il loro movimento, ecco Millico e Aina per l’assalto finale. Il vecchio cuore granata, però, non basta perché il Milan regge e festeggia il ritorno al successo, dopo il pareggio con il Verona e la sconfitta nel derby.
IL TABELLINO
Milan-Torino (1-0 primo tempo)
Marcatori: 25' pt Rebic (Mi)
Assist: 25' pt Castillejo (Mi)
Milan (4-4-1-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer (dal 44' st Gabbia), Romagnoli, Theo Hernandez, Castillejo, Kessiè, Bennacer, Rebic (dal 43' st Leao), Paquetà (dal 23' st Bonaventura), Ibrahimovic. All. Pioli A disposizione: Begovic, A. Donnarumma, Musacchio, Saelemaekers, Gabbia, Laxalt, Brescianini, Bonaventura, Leao.
Torino (3-5-2): Sirigu; Lyanco (dal 40' st Aina), Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Lukic, Rincon, Berenguer (dal 40' st Millico), Ansaldi; Edera (dal 19' st Zaza), Belotti. All. Longo A disposizione: Ujkani, Rosati, Baselli, Zaza, Singo, Millico, Meite, Djidji, Aina, Adopo.
Ammoniti: 22' pt Bennacer (Mi), 34' pt Edera (To), 5' st Castillejo (Mi), 15' st Rincon (Tor), 39' st Pioli (Mi)
Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna