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    Effetto Messi sull’Inter Miami: boom social e vendita delle maglie. E quei vantaggi fiscali...

    Effetto Messi sull’Inter Miami: boom social e vendita delle maglie. E quei vantaggi fiscali...

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Sale la febbre per l’esordio, in terra statunitense, di Leo Messi, attratto da un contratto “monstre” dall’Inter Miami, giovane franchigia della Major League Soccer (MLS) fondata da David Beckham nel 2020 e impegnata, già a fine agosto, contro il Cincinnati, nelle semifinali della Coppa degli Stati Uniti (2023).
    Un accordo economico, su base annuale, stimato in 45-55 milioni di euro (include il salario, i bonus e persino le azioni del club), mentre restano esclusi da questa trattativa le revenue-sharing, stabilite a parte, con Apple, Adidas (legata al soccer USA dal lontano 1996) e Fanatics, tutti sponsor della MLS (la Lega a stelle e strisce è stata parte attiva in questa operazione).

    BOOM SOCIAL - Il club a stelle e strisce, dopo 17 partite ufficiali, è il fanalino di coda della Eastern Conference (fino ad oggi ha raccolto solo 15 punti) e gioca al DRV PNK stadium di Fort Lauderdale (un impianto con una capacità di 18mila posti a sedere, in attesa del completamento del Miami Freedom Park). Il rumour dell’arrivo del fantasista argentino ha fatto volare letteralmente i social media del team statunitense. Su Instagram, grazie all’effetto Messi, l’Inter Miami è seguito ormai da 8,3 milioni fan (la Roma, per esempio, ha solo 6,1 milioni), circa 525mila su Twitter e più di 1,5 milioni di fan su Facebook (oltre a 40mila iscritti su Youtube).

    CHE INCREMENTO! - Ma è l’effetto Messi, sui ricavi presenti e futuri del club della Florida, che deve far riflettere maggiormente gli addetti ai lavori (e non solo). In pochi giorni infatti l’Inter Miami ha intercettato più di 6 milioni di nuovi follower su Instagram, facendo registrare un incremento del 4,500% nelle vendite del merchandising (in questo momento è il terzo team MLS più richiesto sulla piattaforma online di Fanatics). Secondo le prime stime della stampa americana l’arrivo di Messi porterebbe alla vendita di 2 milioni di maglie (su base stagionale), per ricavi non inferiori a 270 milioni di euro (sei si considera un prezzo medio di vendita pari a 135 euro). Ma il fattore più interessante, in questo caso dal punto di vista di Messi, è l’opportunità di risparmiare, grazie alla favorevole tassazione della Florida, più di 90 milioni di euro (già al termine della stagione 2023/24).

    CRESCITA DEI RICAVI - In questa stagione, il club della Florida si è legato a 5 sponsor commerciali (XBTO, Heineken, Florida Blue, Autonation e Baptist Health), mentre lo sponsor tecnico (Adidas) è unico per tutte le società MLS.
    Logico, quindi, che l’arrivo di Messi sia visto, dalla proprietà statunitense, più che positivamente. Il centravanti argentino infatti sarà un acceleratore per le vendite del merchandising, anche perché lo sponsor tecnico del club, così come quello del campione di Rosario, coincidono perfettamente (parliamo del marchio Adidas).

    PUBBLICITA' - La “Pulce”, attualmente, presta la propria immagine a 15 diversi marchi worldwide. Tra questi, solo per citarne alcuni, la piattaforma di scambio di criptovalute Bitget, Mastercard, Gatorade, Lay’s, Pepsi, Budweiser e Ooredoo, Socios.com o ancora Cirque du Soleil. Da un lato, quindi, Messi potrebbe portare in dote ulteriori investimenti pubblicitari, magari grazie anche alle sue aziende partner (soprattutto quelle americane), dall’altro potrebbe intercettare nuove multinazionali a stelle e strisce interessate alla sua immagine e talento in campo.

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