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Eder, la rivincita di un professionista: Conte punta su di lui, l'Inter lo vende
SOFFERENZA E GIOIA - Nessuna revanche, invece, per il man of the match di oggi. Sa di aver giocato una brutta partita, ma è stato capace di colorare una prestazione anonima con il gol che porta l'Italia agli ottavi. Il tiro, il portiere che non ci arriva, la rete che si muove, l'urlo di gioia. Senza pensare ai maligni, senza voler rispondere ai critici. Eder non è uno che porta rancore, nell'ultimo mese ha sofferto in silenzio e ha lavorato duramente. Con la Nazionale, ma anche a casa, da solo. Voleva farsi trovare pronto, voleva ripagare la fiducia del ct, che ha cercato e abbracciato dopo aver spedito il pallone alle spalle di Isaksson.
VIA DALL'INTER - Il futuro prossimo è azzurro, ma potrebbe non essere nerazzurro. L'Inter l'ha preso a gennaio dalla Sampdoria in prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a 11 milioni, ma difficilmente resterà a Milano, soprattutto se arriverà un'offerta che possa regalare una plusvalenza. Nonostante il no al Leicester, in Premier League ha molti estimatori, così come in Cina e in Italia. Il Paese che l'ha lanciato, che ora vuole rendere orgoglioso.