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Eder: 'Italia, in Cina hanno battuto il Covid così. Sarei potuto tornare alla Samp'
L'esempio è quello che ha vissuto da vicino: "Ho visto come sono riusciti in Cina a contenere questa piaga che ha messo in ginocchio il mondo, è stato fondamentale il rispetto del distanziamento che lì hanno fatto subito e tutti i cittadini si sono adeguati, il risultato è che nella città dove vivo io da anni, Nanchino, che ha 9 milioni di abitanti, ci sono state poche centinaia di casi di contagio. Significa che il virus non è imbattibile, si batte rispettando il distanziamento che è un provvedimento pesante, innaturale, ma fondamentale. Per questo dico all'Italia, che è il Paese del mio cuore e dove voglio vivere in futuro: è dura per tutti non stare insieme, lo capisco, ma il sacrificio pagherà, fate l' ultimo sforzo".
"Per ora gli stipendi li pagano regolarmente, siamo in attesa di una data certa sulla ripresa" aggiunge Eder, che poi racconta una novità lieta in casa dell'attaccante italo-brasiliano: "Da pochi mesi siamo diventati quattro, c'è anche la nostra nuova principessa Helena. Averla tra noi è una gioia incredibile, nel momento di grande preoccupazione il suo arrivo è stata una fonte di felicità potentissima".
Nel cuore del giocatore però restano Genova e la Sampdoria, un posto dove Eder sarebbe tornato volentieri: "La Samp è sempre nel mio cuore, non c'è più bisogno che lo dica. Lì ho vissuto anni splendidi, sono diventato il calciatore che sono, ho lasciato tanti amici che sento e vengo a trovare. Sarei anche potuto tornarci a giocare - conclude - ma non è ancora successo"