
Ecco perché il Milan sta cedendo Kalulu alla Juventus
- 38
Tutto frutto di un blitz da parte del direttore dell’area sportiva bianconera, Cristiano Giuntoli, che ha chiuso con intelligenza, competenza e velocità l’operazione con la gentile collaborazione del board rossonero.
Una stretta di mano che ha messo nelle condizioni i due club di trovare un principio di accordo per l’arrivo del 24enne difensore alla corte di Thiago Motta.
Certo, un quesito vien logico porsi: ma, esattamente, perché il Milan sta cedendo Kalulu alla Juventus? Proviamo a rispondere.
I DETTAGLI
Ma facciamo un passo alla volta. Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dalla base d’intesa trovata tra il club di Via Aldo Rossi e la Vecchia Signora. Le due società hanno raggiunto un principio di intesa sia sulle cifre dell’intera operazione, che si chiuderebbe in prestito oneroso a 3,5 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 14, un bonus di ulteriori 3 milioni e il 10% sulla futura rivendita. Ci sono da sistemare alcuni dettagli riguardanti le condizioni che le due squadre avrebbero pattuito in merito alle condizioni per far scattare il riscatto al termine dell’annata 2024/2025.
COSA MANCA PER CHIUDERE
Dunque, cosa manca per arrivare alla fumata bianca? La Juventus sta lavorando intensamente per la stesura dei contratti da far firmare a Kalulu (uno per la corrente stagione, uno per la prossima in caso di riscatto), ma per giungere alla chiusura definitiva di quest’operazione sull’asse Milano-Torino serve ancora il sì finale da parte del giocatore. Kalulu si è messo in contatto direttamente con l’allenatore bianconero Thiago Motta – che ha immediatamente dato il suo assenso all’affare, vista la duttilità tattica della quale dispone il centrale francese – per capire i margini di spazio che avrebbe all’interno della formazione piemontese. In sostanza, pur continuando ad allenarsi agli ordini di Paulo Fonseca, Kalulu si sta convincendo a sposare il progetto della Juventus, in quanto avrebbe maggior spazio a disposizione nelle rotazioni di Madama. Un solo sì e l’affare andrà in porto.
IL MILAN LO CEDE ‘A CUOR LEGGERO’?
Ma torniamo alla domanda principale: perché il Milan sta vendendo Kalulu alla Juventus? Sono varie le motivazioni, in realtà, che hanno portato i rossoneri ad accettare di buon grado la proposta bianconera. Non è un’operazione così ‘a cuor leggero’ come si voglia pensare, ma, tirando le somme tra i pro e i contro – sia lato società che lato giocatore – si può evincere come sia un affare (in tutti i sensi) vantaggioso per tutte le parti in causa.
MAGGIORE SPAZIO
Primo motivo su tutti è la voglia di giocare, di sentirsi importante per la squadra e di avere il giusto spazio a disposizione per mostrare i frutti del proprio lavoro giornaliero in fase di allenamento. E nelle rotazioni di Fonseca, Kalulu era precipitosamente scivolato in fondo alla lista. Il francese era considerato la quarta, forse anche quinta, scelta nel pacchetto difensivo del tecnico lusitano. Complici i mesi di exploit di Gabbia (rinato dopo l’esperienza in prestito in Spagna al Villarreal), l’arrivo di un componente roccioso come Pavlovic – per il quale è stato compiuto un investimento economico importante – e l’assenza di reali proposte nei confronti di Thiaw (probabilmente, maggiormente sacrificabile per una mera questione tattica rispetto a Kalulu), ecco che il classe 2000 sta venendo sacrificato sull’altare del mercato. Certo, la sua capacità da jolly e il possibile posizionamento sulla destra sarebbe tornato utile. Anche qui, tuttavia, l’acquisto di Emerson Royal e la conferma di Calabria – senza contare Jimenez e Terracciano – chiudono sempre più le porte a un minutaggio importante per Kalulu.
MOTTA PUO’ RILANCIARLO
Ed è quindi naturale come la sempre più concreta ipotesi di trasferirsi alla Juventus diventa ben più di un’idea. Kalulu ha quelle caratteristiche da jolly, giocatore capace di giocare in più posizioni, tanto apprezzate da Thiago Motta. Inoltre, già nella scorsa annata a Bologna, abbiamo potuto ammirare come il tecnico italo-brasiliano sia uno specialista nel rivitalizzare giocatori considerati ‘esuberi’ dal Milan – leggasi Alexis Saelemaekers, straripante in questo precampionato e diventato indispensabile per Fonseca -. In questo contesto, diviene maggiormente chiaro il quadro, il pensiero portante che ha spinto il board dirigenziale rossonero ad accettare le condizioni offerte dalla Juventus, seppur la palla rimanga ancora tra i piedi di Kalulu che deve solo accettare la destinazione in maniera definitiva per essere già a disposizione di Motta per la prima di campionato.
CONDIZIONE NON OTTIMALE E MANCATO SALTO DI QUALITA’
C’è un altro aspetto da analizzare. La scorsa non è stata una stagione semplice per Kalulu: è rimasto fermo per 36 giorni tra settembre e ottobre per un infortunio di natura muscolare. In seguito ha rimediato uno strappo del muscolo femorale, con conseguenti altri 119 giorni di stop. Infine, un nuovo infortunio al legamento collaterale del ginocchio che lo ha tenuto fermo per 44 giorni. Totale? 199 giorni fermo ai box. Un conto salato del quale tenere conto. Il pericolo è che il giocatore non abbia effettivamente recuperato a pieno la condizione che l’aveva reso uno dei pilastri della stagione dello Scudetto con Stefano Pioli. Ed è proprio da quell’annata che ci si aspettava un salto di qualità importante da parte del francese, calciatore di talento sì, ma già nel pieno della sua maturità calcistica, visti i 24 anni compiuti lo scorso 5 giugno. Uno step mai arrivato che rende, con ogni probabilità, meno amaro un suo addio da Milanello.
QUESTIONE ECONOMICA
Ci sono altri due fattori da considerare. In primis, il risparmio a bilancio e la plusvalenza che le casse del Milan registrerebbero. Ripartendo dai dati ufficiali a disposizione di Calcio&Finanza e considerando il contratto in scadenza nel 2027, il valore netto di Kalulu è di 543mila euro al 30 giugno 2024. Ipotizzando un prestito a 3,5 milioni di euro, la cifra coprirebbe la quota ammortamento nel 2024/25 (pari a 181mila euro) e considerando anche l’assenza di stipendio, l’impatto dell’affare sarebbe positivo per 5,94 milioni di euro circa. Qualora, poi, dovessero concretizzarsi le condizioni per il riscatto, il Milan farebbe inoltre registrare una corposa plusvalenza, pari a circa 13,64 milioni di euro contando un riscatto di 14 milioni. Cifra che aumenterebbe anche grazie ai 3 milioni di bonus e al 10% sulla futura rivendita.
DISCORSO LISTE
In ultimo, va considerato il discorso liste. Il Milan si trova infatti a dover riflettere sulla situazione della propria rosa nell’ottica della compilazione delle liste per la Serie A e per la Champions League. Due liste da 25 calciatori ciascuna, nelle quali oltre agli 8 giocatori di formazione italiana (4 nel proprio vivaio e altrettanti da settori giovanili di altre squadre del nostro Paese) c’è un paletto molto semplice da osservare: quello dei giocatori stranieri di età superiore ai 22 anni, che non superare il tetto dei 17. Maignan, Tomori, Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez, Bennacer, Adli, Loftus-Cheek, Reijnders, Chukwueze, Pulisic, Okafor, Leao, Saelemaekers, Jovic e Morata. Questo è ad oggi l’elenco completo dei giocatori over 22 che il Milan si trova in organico: grazie alla partenza di Kalulu – che rischierebbe di essere tagliato fuori – i rossoneri non avranno problemi a registrare anche il nome del nuovo arrivo Emerson Royal, portando a 17 il totale e considerando che almeno uno (se non due) tra Adli, Jovic e Bennacer dovranno fare spazio anche a Fofana, obiettivo numero uno per il centrocampo dei meneghini, e al possibile nuovo arrivo di giocatori come Samardzic o Abraham. Tutti fattori che portano Kalulu lontano da Milano, direzione Torino, sponda bianconera. Manca solo un sì per il gioco degli incastri.