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    Ecco la nuova Inter di Mancini

    Ecco la nuova Inter di Mancini

    Romero; Santon, Ranocchia, Murillo, Filipe Luis; Lucas Leiva, Yaya Touré; Pedro, Shaqiri, Dybala; Icardi. Prendendo spunto dalla parola ("Rivoluzione") pronunciata da Roberto Mancini dopo il pareggio col Parma, la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ipotizza la possibile formazione dell'Inter targata 2015/2016

    FUORI DALL'EUROPA - L'allenatore ha ricevuto garanzie che verrà allestita una squadra competitiva e ha già le idee chiare su come costruirla. Poi è chiaro che determinate strategie passeranno dai paletti economici e dalle infinite vie del calciomercato, senza dimenticare che la ormai quasi certa esclusione dalle coppe europee non farà scattare da subito le sanzioni Uefa per il fairplay finanziario e porterà anche a una riduzione di una rosa che attualmente conta 31 petali. Il Mancio sa bene che vige la regola dell'autofinanziamento e che non potranno arrivare soltanto top player, a lui però ne bastano 3 o 4 che abbiano fame e personalità per aiutare chi c'è già. 

    GIOVANI TALENTI - Per gli altri acquisti, farà le debite valutazioni sui giovani in prestito o già in casa (Camara, Dimarco, Baldini, Gyamfi, Yao e Ze Turbo): alcuni resteranno, altri andranno a farsi le ossa altrove. Poi servirà l'azzardo. Investire cioè una parte del tesoretto su alcuni ventenni, sperando che almeno un paio poi esplodano. Due osservati speciali in quest’ottica sono lo slovacco Ondrej Duda, trequartista/ala del Legia Varsavia, classe ‘94, e l’attaccante argentino del River Plate, Sebastian Driussi (‘96). Ma per il reparto offensivo c’è pure il 21enne trequartista del Lione Nabil Fekir e in difesa viene seguito il 22enne terzino sinistro del Monaco, Layvin Kurzawa

    ATTACCO - Giovani sono comunque un paio di top player per l’attacco, anche se non certo facili da prendere. Mancini sogna la coppia argentina Icardi-Dybala, ma sul talento del Palermo ci sono anche il Paris Saint Germain, la Juve e l’Arsenal. Paulo vorrebbe rimanere in Italia, ma soprattutto se Tevez dovesse lasciare Torino già questa estate la concorrenza dei bianconeri si rivelerebbe quasi imbattibile. Piace molto, possibilmente per creare il tridente dei sogni con i due argentini di cui sopra, anche Pedro. Chiuso al Barcellona da mostri sacri quali Messi, Neymar e Suarez, lo spagnolo potrebbe cambiare aria, anche perché andrà in scadenza nel 2016. A parametro zero ci sarebbe invece l’attaccante esterno ghanese André Ayew del Marsiglia. 

    CENTROCAMPO - Non che ci sia meno da rivoluzionare a centrocampo. Mancio vuole almeno due elementi. La fissazione è per Yaya Tourè, con il quale il rapporto è fraterno. Anche se ha 32 anni, per battere la concorrenza all’ivoriano verrà proposto un contratto quinquennale su cui spalmare quello che adesso è un ingaggio (11 milioni a stagione) inaccessibile quasi per chiunque. Mancini è sicuro che Tourè, che lui stesso al City ha trasformato in centrocampista offensivo, sarebbe utilissimo anche davanti alla difesa. Al centro del gioco, del campo e di un progetto in cui Yaya sarebbe il leader spirituale che fa crescere tutti i compagni. In fondo questo è avvenuto anche quando l’ivoriano nel 2010 sbarcò a Manchester. Portarlo a Milano non sarà comunque facile. Non tanto perché l’Inter non farà subito le Coppe quanto per la concorrenza e la non chiara posizione del City, dove c’è la corrente di chi lo vede comunque decisivo, quindi incedibile (tanto che gli verrebbe offerto un ruolo da ambasciatore a fine carriera), ma anche quella che dopo 5 stagioni vede il matrimonio ai titoli di coda, con l’opportunità di liberarsi di un ingaggio monstre. Perso Toulalan, l’Inter potrebbe tornare alla carica per Lucas Leiva, il brasiliano del Liverpool già corteggiato in gennaio, e per l’udinese Allan. 

    DIFESA - Ma la vera rivoluzione potrebbe arrivare in difesa. Quasi certamente se ne andrà Handanovic, ma sul successore non sono previste spese folli. A parametro zero ci sono Cech e Romero, metre di prospettiva piacciono Perin e Sportiello. Ma costano. Tra i difensori, usciranno Jonathan, Campagnaro, Vidic e forse - ma come per tutti dipenderà dalle offerte che arriveranno - pure Nagatomo e Dodò. Da verificare anche la posizione di Juan Jesus, che per l’età (23 anni) è quello che porterebbe più soldi. Nel mirino ci sono Vida e Dragovic, entrambi della Dinamo Kiev, Heurtaux (Udinese) e il cinese Zhang, che può fare anche il terzino destro. Sul giocatore del Guangzhou Evergrande c’è anche la Fiorentina . Sugli esterni, oltre a Kurzawa e al carissimo Darmian, piacciono Filipe Luis (Chelsea), Clichy (City)

    TESORETTO - Manca la domanda chiave. Come farà l’Inter a prendere anche solo alcuni di questi giocatori? Mettendo insieme un tesoretto attraverso il risparmio sugli ingaggi pesanti (Podolski, Vidic, Campagnaro, Handanovic e Jonathan su tutti), quello che arriverà dalle cessioni definitive di Alvarez, Pereira e Mbaye, la carta delle contropartite tecniche rappresentate da alcuni giovani, ma soprattutto le cessioni eccellenti. Mancini stesso sembra rassegnato a sacrificare uno tra Kovacic e Icardi. Dipenderà dalle offerte,ma il tecnico farà di tutto per trattenere Maurito, con il quale è sbocciato l’amore e che garantisce 20 gol a stagione. Ma un bel gruzzolo potrebbero fruttarlo anche le cessioni di Kuzmanovic, Obi e dello stesso Hernanes
     


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