Ecco i documenti di Report sui rapporti Juve-'ndrangheta: il responsabile sicurezza della società sapeva tutto
D'ANGELO SA TUTTO - Tra le persone più scosse dalla scomparsa di Bucci c'è Alessandro D'Angelo, security manager della Juventus, che appena venuto a conoscenza del tragico evento si mette in contatto con Francesco Calvo, ex direttore commerciale del club, e addirittura Leonardo Bonucci. In un'intercettazione mandata in onda dal programma, lo stesso D'Angelo ammette di sapere che a margine delle partite della Juve i gruppi di ultras svolgono attvità illecite come il bagarinaggio, ma di non intervenire per fermarli per la tranquillità di tutti, tifosi e società.
GLI STRISCIONI DEL DERBY - Un altro aspetto di novità messo in luce dall'inchiesta riguarda il derby del 23 febbraio 2014 tra Juve e Torino, durante il quale furono esposti degli striscioni inneggianti alla strage di Superga. Come emerso da altre intercettazioni, lo stesso D'Angelo era a conoscenza del fatto che, nascondendoli in alcuni zaini, gli ultras avrebbero portato all'interno dello Stadium gli striscioni incriminati e, addirittura, li aiutò nel loro intento. Del coinvolgimento di D'Angelo venne a conoscenza anche il presidente Andrea Agnelli, che nei giorni successivi si riunì col security manager, senza però denunciare quanto accaduto alle autorità.
CONTINUA IL BAGARINAGGIO - Report ha poi mostrato come, anche lo scorso maggio, quando l'indagine era già emersa, all'esterno dello Stadium continuasse il bagarinaggio da parte di alcuni esponenti dei gruppi di ultras che frequentano la Curva Sud, che proseguono indisturbati nelle loro attività.
Le intercettazioni telefoniche di dirigenti e calciatori della #Juventus dopo la morte di Raffaello Bucci, l’ex ultras assunto dai bianconeri nel 2015 come collaboratore e morto dopo un volo di 30 metri da un ponte dell’autostrada#Report #unasignoraalleanza pic.twitter.com/bNTj7GdOsF
— Report (@reportrai3) 22 ottobre 2018
La testimonianza di Placido Barresi, capo delle cosche torinesi. A lui le famiglie calabresi che si erano infiltrate nella curva della Juventus avevano chiesto di fare da paciere per trovare un accordo nella gestione del bagarinaggio.#Report #unasignoraalleanza pic.twitter.com/jUAzjgWB9C
— Report (@reportrai3) 22 ottobre 2018
Il security manager della Juventus Alessandro D'Angelo cerca di evitare lo sciopero ultras, e li aiuta a far entrare uno striscione inneggiante la tragedia di Superga. E' una delle intercettazioni da cui si è scoperta l'infiltrazione della 'ndrangheta.#Report #unasignoraalleanza pic.twitter.com/efowVR1NkC
— Report (@reportrai3) 22 ottobre 2018