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    Ecco come Zhang controlla l'Inter: Suning usata solo come marchio

    Ecco come Zhang controlla l'Inter: Suning usata solo come marchio

    Il nome dell’Inter è sempre stato associato a quello di Suning, ma l’inserto del Corriere della Sera (L’Economia) spiega come in realtà la società nerazzurra non sia mai stata direttamente comprata dal gigante dell’elettronica quotato alla Borsa di Shenzhen. 

    “A un anno e mezzo dal closing dovrebbe essere fondamentale definire esattamente chi è l’acquirente senza lasciare dubbi o incertezze. Facciamo un esempio: se per ipotesi Silvio Berlusconi dovesse comprare il Barcellona dovrebbe essere ben chiaro se è lui a rilevare il controllo o se invece è la quotata Mediaset, di cui tra l’altro Berlusconi non ha la maggioranza”. 

    Emerge quindi qualche dubbio circa l’operazione condotta dalla proprietà cinese per acquisire il pacchetto di maggioranza dell’Inter.

    “Da un anno e mezzo la proprietà dell’Inter viene costantemente associata (dagli stessi cinesi e dirigenti del club) alla Suning Commerce Group, come se la società milanese fosse una controllata del gigante del commercio di materiale elettronico, con principali soci Zhang, alcuni manager e Alibaba di Jack Ma. Non è così per il semplice fatto che l’Inter fa capo a Zhang attraverso la cassaforte Suning Holdings Group, con appoggio azionario, secondo alcune fonti, di alcuni suoi fedelissimi riuniti nella Suning Appliance Group”. 

    E lo stesso accade in Cina per lo Jiangsu, che viene collocata all’interno di Suning Commerce Group, ma che esattamente come l’Inter fanno poi capo a un’altra società. 

    Se Mauro Icardi & Co. sono, diciamo così, patrimonio di Zhang, lo Jiangsu, squadra allenata da Fabio Capello, fa capo non alla società quotata ma al suo azionista (20% Suning Appliance) di cui la signora Bu Yang è la principale socia (49%) seguita da Zhang (48%) e dall’ago della bilancia Sun Weinin (2,8%), tutti manager cresciuti a riso e Suning. Gli stessi che dovrebbero essere anche nella proprietà dell’Inter. È un labirinto con Suning usato come marchio «prezzemolo». In sostanza, però, l’Inter appartiene a una parrocchia autonoma e ben distinta rispetto alla quotata Suning Commerce (di cui Zhang direttamente ha il 24,3%), anche se la diocesi è la stessa con mister Zhang vescovo. I nerazzurri sono in mano a un uomo cui Forbes attribuisce oggi 5,7 miliardi di dollari di patrimonio personale e le cui aziende fatturano quanto l’Eni e dieci volte la Fininvest: 54 miliardi di euro, secondo posto tra i gruppi privati in Cina. Lo dice la classifica (con timbro del partito) della federazione cinese dell’industria. Bisogna fidarsi, però, perché non è chiaro da dove arrivi quell’Everest di ricavi”. 

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