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La Juventus torna alla carica per Balic
SULLE ORME DEL PADRE - Classe 1997, è nato a pochi chilometri da Spalato da una famiglia dove il calcio si mastica dalla mattina alla sera. Suo padre, Ivica Balic, è stato un discreto portiere negli anni Ottanta proprio dell'Hajduk: nonostante ciò, Ivica è rimasto fedele alla casa familiare, in campagna a Dugopolj. Così Andrija negli anni cruciali della propria crescita è stato sempre educato e rispettoso dei propri doveri: ogni mattina per andare a scuola prendeva il pulman delle 7 per arrivare a Spalato e nel pomeriggio si allenava, mentre le giornate libere le passava a giocare sul prato dietro casa, con il pallone e il cane. Come il padre, anche Balic junior è partito dalla posizione più arretrata, ovvero tra i pali. La sua qualità con i piedi e l'intelligenza calcistica sono state notate nelle giovanili dopo qualche anno.
INCROCI DEL DESTINO - Incroci del destino particolarissimi tra Andrija Balic e l'allenatore che lo ha lanciato tra i professionisti, Stanko Poklepovic, tecnico di esperienza che si è seduto più volte sulla panchina dei "Bianchi". Il primo mandato fu tra l'84 e 86 quando arrivò un nuovo secondo portiere che di nome faceva Ivica e cognome Balic, proprio il padre di Andrija. A pochi mesi dall'arrrivo Ivica diventò la prima scelta di Poklepovic. Inoltre in quella squadra militò anche il fratello di Ivica, lo zio del giovane calciatore. Nel 2010 il secondo mandato di Poklepovic, e a fare il raccattapalle c'era un ragazzo con i capelli lunghi, Andrija Balic. Da lì facciamo un salto al passato più recente, a febbraio del 2015, quando per la terza volta Poklepovic torna allo stadio "Poljud" e si ritrova il diciasettenne Andrija in squadra: il tecnico lo mette subito in campo e la risposta è la migliore possibile, tre gol in tre partite.
NO BALIC, NO PARTY - Tutti capiscono che in casa hanno un ragazzo d'oro: Balic junior inizia a regalare prestazioni che fanno innamorare i tifosi di lui. Ma non solo i tifosi: addirittura dopo una partita di Coppa di Croazia, nella quale aveva segnato due gol e fornito un assist, gli avversari a fine partita lo hanno invitato a fare la foto con tutta la squadra. Già una piccola star. I tifosi dell'Hajduk vanno n delirio dopo ogni tocco di palla del trequartista. Presto sono arrivati gli striscioni come quelli che si vedevano a Roma per Totti o a Torino per Pirlo, a Spalato li hanno adattati a "No Balic-No party"
IL PIRLO CROATO - Andrija viene paragonato proprio al maestro Pirlo: il taglio di capelli che si porta dietro dalla terza elementare è proprio quello. Suo padre ha raccontato più volte che non c'è mai stato verso di farglieli accorciare. La posizione naturale in campo di Balic è sulla trequarti, così ha maggiore libertà di movimento su tutto il fronte d'attacco. Può giocare anche come registra arretrato alla vecchia maniera o da mezz'ala. Dotato di grande corsa ma non di uno scatto bruciante, è dotato di un tocco delicato ed elegante, tanto da far sembrare facile anche la giocata più complicata.
BATTAGLIA TRA JUVE, ATLETICO E UDINESE - Quest'estate è stato ad un passo dalla Juventus, che aveva offerto 3 milioni e 500 mila euro a fronte di una richesta di 1 milione superiore. In scadenza nel 2018, è comunque destinato a lasciare lo Hajduk, per aiutare a salvare dal crollo economico la società croata, che non è riuscita a piazzare il portiere Kalinic all'Aston Villa a causa della mancanza del permesso di lavoro. Si sono inserite su di lui anche l'Atletico Madrid, la Roma e l'Udinese della famiglia Pozzo: sono ore calde per il talentino croato.