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Ecco Chabot: 'La Sampdoria mi ha convinto subito, qui per fare come Mustafi e Skriniar'
Oggi Chabot è un atleta completo, e fisicamente molto prestante: "Ho una buona stazza per un difensore. Certamente devo controllarmi, specialmente quando vado a contrastare attaccanti più piccoli" ha spiegato a Il Secolo XIX. "Altrimenti mi fischiano sempre fallo. Una volta in Olanda mi hanno squalificato per due giornate con la prova televisiva per un contrasto fisico, ma normale. Ecco, se all’Inter arrivasse Lukaku, andrebbe bene. Ho segnato qualche gol di testa, sulle palle inattive solitamente gli allenatori mi fanno salire nell’area avversaria per sfruttare la mia stazza. Diciamo che non mi dispiace ogni tanto fare un gol. Sogno ovviamente di segnare uno nel campionato italiano".
Chabot è arrivato alla Samp per provare un gradino superiore: "Ho scelto l’Italia perché dopo l’esperienza in Olanda sentivo il bisogno di provarmi a uno step superiore. La Serie A è uno dei campionati più difficili d’Europa, tecnicamente e tatticamente. Quando si è proposta la Sampdoria, mi ha convinto subito. Per adesso ho fatto un paio di allenamenti. So di dovere imparare l’italiano, ma finora non ho problemi a capire quello che mi chiede Di Francesco. Il calcio ha un linguaggio universale. Il mister è molto preparato e carismatico, nelle scorse settimane ho studiato per essere già pronto riguardo a ciò che vuole. Con i compagni che ho conosciuto fino a oggi mi trovo benissimo, ci sono ragazzi di tante nazionalità diverse. E l’impatto con Genova è stato positivo. Sono arrivato in città qualche giorno prima di quello del raduno proprio per iniziare l’ambientamento. Ho voluto cercare subito casa e l’ho trovata a Nervi. Al momento sto da solo".
Ad incidere, ovviamente, anche la facilità che ha la Samp nel crescere difensori importanti: "Nelle ultime stagioni alla Sampdoria si sono formati dei difensori centrali giovani che stanno facendo una grande carriera" conferma Chabot. "Mustafi è diventato campione del mondo, è tedesco come me e questa potrebbe essere una coincidenza beneaugurante. Skriniar all’Inter, Andersen al Lione… La responsabilità di proseguire questa serie è alta, ma sono qui per questo".