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'Le discese ardite e le risalite...'. Siamo sicuri che Fabio Cesar Montezine ama questa canzone di Battisti, perchè in fondo è la sintesi della sua storia sportiva, fatta di soddisfazioni, ma anche di tanti momenti infelici. Il 32enne di Londrina ha sempre avuto buoni piedi e da giovanissimo sembra destinato ad una carriera brillante. Il passaggio dall'Udinese al Napoli nel lontano 2001 rappresenta una grande occasione, ma nonostante l'abilità tecnica e i calci piazzati vellutati l'esperienza napoletana si chiude tra fallimenti societari, infortuni e il trasferimento, poco fortunato, all'Avellino.

Con i lupi irpini una manciata di presenze, un gol e il dimenticatoio dietro l'angolo. La svolta arriva, pero', nel 2006 con il trasferimento in Qatar. Nel caldo e ricco paese arabo cambia tre squadre (Al-Arabi Sports Club, Umm-Salal  e Al-Rayyan Sports Club) miete successi e diventa la stella naturalizzata della Nazionale qatariota.

La pressione è molto bassa e pur essendo uno sport molto popolare il brasiliano puo' trascorrere una vita tranquillissima a Doha, anzi in una vecchia intervista ad Al Jazeera si è bonariamente lamentato di esser spesso confuso, per strada, con il bomber uruguagio Sebastian Soria, suo compagno di nazionale.

Di secondo nome il brasiliano fa Cesar e proprio l'omonimo imperatore romano ha tramandato ai posteri una massima famosissima: "Meglio essere il primo in questo villaggio che il secondo a Roma".