Getty Images
E' una Roma imperiale, ma ora a Mourinho serve Belotti
Bianchi – pur con le ovvie differenze - che giocava di rimessa e puntava dritto sulle giocate di Voeller e Rizzitelli, fino a prendersi la finale Uefa del 1991. Però qui c'è un potenziale offensivo complessivamente superiore, considerando Zaniolo, Dybala, Tammy, El Shaarawy e, speriamo, il Gallo, attesissimo da Mou. Non cito Shomurodov e Felix perchè quel che è successo a Salerno e cioè che Mou toglie via via tutti gli attaccanti sostituendoli con centrocampisti – e non per la forza dell'avversaria, detto con grande rispetto – tenendo in campo lo stremato Dybala e dandogli fiato all'ultimo sussulto con il Faraone, è un messaggio chiaro. Lampante addirittura: datemi Belotti perchè Shomu e Felix qui hanno chiuso la loro avventura.
E', forse, anche un messaggio ai due, qualora fossero dubbiosi nell'idea di lasciare Roma. Un sottotitolo chiaro: «Andate perchè qui di spazio non ce n'è», è sembrato dir loro Mou, ignorandoli al momento dei cambi. Serve come il pane un'alternativa a Tammy che faccia la guerra là davanti. Serve il Gallo, ma il tempo passa e la questione non si risolve. Però sullo sfondo c'è Tiago Pinto che fin qui s'è divertito con gli effetti speciali, da Gini a Paulo. E allora, com'è che si dice? C'è da fidarsi, Eccome.