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  • E se Vlahovic non ce la fa? Le soluzioni per l'attacco della Juventus contro il Milan

    E se Vlahovic non ce la fa? Le soluzioni per l'attacco della Juventus contro il Milan

    • Redazione CM
    Dusan Vlahovic si è fatto male alla coscia in nazionale: "Ho sentito dolore alla coscia, non sono riuscito a completare la partita. Mi dispiace. Vedrò dopo gli esami a Torino qual è la situazione", ha dichiarato dopo la gara contro la Danimarca. L'autodiagnosi è parziale, ma dato che mancano quattro giorni al big match della 13esima giornata di campionato contro il Milan a San Siro la preoccupazione è lecita. Per capire se l'attaccante potrà essere della partita, non resta che attendere il responso dei controlli, ma intanto si possono già esaminare le soluzioni a disposizione del tecnico Thiago Motta in caso di forfait. 

    WEAH - L'uomo più in forma, o almeno uno dei più in forma, è Timothy Weah, che ha già agito da attaccante nel secondo tempo di Juventus-Napoli 0-0, sostituendo proprio Vlahovic all'intervallo. Lo statunitense è un jolly molto utile e sta trovando la via del gol con continuità, come dimostrato anche nella notte in nazionale

    YILDIZ - Spesso è stato avanzato anche il tema Yildiz centrale, sia dietro la punta che come primo attaccante. Una sorta di regista offensivo che possa legare i reparti e garantire a Motta il lavoro di smistamento che era caratteristico di Zirkzee al Bologna. 

    MBANGULA - Prima di Udinese-Juventus alcune voci volevano Vlahovic a riposo e il ritorno da titolare del giovane esterno belga, nella formazione iniziale e a segno a sorpresa alla prima giornata di campionato contro il Como. Anche lui è una soluzione di movimento all'assenza di un vero numero 9. 

    KOOPMEINERS - Il duttile centrocampista olandese, fin qui schierato da interno o sulla trequarti, può fungere anche da centravanti atipico, un po' come faceva nell'Atalanta quando davanti a lui non c'era Scamacca, ma due giocatori estremamente mobili come De Ketelaere e Lookman. 

    NICO GONZALEZ - Forse la soluzione più logica, ma la meno praticabile a causa dell'infortunio che tiene fermo l'argentino da un mese e mezzo. Il ritorno in campo non sembra lontano, ma immaginarlo utilizzabile contro il Milan non sembra possibile, non dal primo minuto in ogni caso. In condizioni normali, l'ex Fiorentina sarebbe il primo candidato ad accentrare il proprio raggio d'azione, cosa che ha già fatto diverse volte in carriera. 

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