Calciomercato.com

  • AFP/Getty Images
    E' presto per esaltare Seedorf. Ieri sembrava il peggior Milan di Ancelotti

    E' presto per esaltare Seedorf. Ieri sembrava il peggior Milan di Ancelotti

    • Andrea Distaso

    Il rigore conquistato da Kakà grazie allo scriteriato intervento del veronese Gonzalez e poi trasformato da Mario Balotelli hanno permesso a Clarence Seedorf di festeggiare con una vittoria l'inizio della sua nuova esperienza da allenatore del Milan e i titolisti dei giornali di celebrare oltremisura i meriti dell'olandese. La squadra vista ieri sera in campo, schierata per la prima volta col 4-2-3-1, ha lasciato intravedere segnali incoraggianti rispetto alla precedente gestione tecnica di Allegri che sarebbe sciocco ignorare (l'idiosincrasia al lancio lungo e la ricerca del possesso palla prolungato su tutti), ma ha anche detto che il lavoro che attende l'ex trequartista rossonero sarà lungo e complicato.

    Innanzitutto, perchè il tasso tecnico della squadra resta mediamente basso e perchè mancano ad oggi gli interpreti necessari per trasformare un'idea di calcio certamente affascinante in qualcosa di concreto. Per venti minuti, si è vista contro il Verona una squadra capace di pressare l'avversario nella propria metà campo come non avveniva da anni, si sono visti due terzini sulla stessa linea degli attaccanti, dando il senso della filosofia di calcio iperoffensivo nella testa di Seedorf. Ma si è vista anche una squadra incapace a lungo di cambiare passo e dare velocità all'azione, con un Honda ancora sottoritmo, un Kakà lontanissimo parente di quello di qualche anno fa e il solito intermittente Robinho. E se Balotelli continua a rinunciare all'idea di agire come centravanti boa per cercare spazio un po' dove capita, la manovra risulta sterile e inconcludente. Ricordando per lunghe porzioni del match un certo Milan a fine corsa di Ancelotti...

    Altre Notizie