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    Calcio sotto shock, è morto Stefano Borgonovo. Aveva 49 anni, era affetto da Sla. Le reazioni: dolore e sgomento

    Calcio sotto shock, è morto Stefano Borgonovo. Aveva 49 anni, era affetto da Sla. Le reazioni: dolore e sgomento

    È morto Stefano Borgonovo, 49 anni, ex calciatore di Fiorentina e Milan. Era affetto da qualche anno da SlaIl 5 settembre 2008 aveva annunciato di essere stato colpito, come accaduto ad altri calciatori, dalla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale. Questa sera la Nazionale, impegnata contro la Spagna nella semifinale della Confederations Cup, giocherà con il lutto al braccio
     
    Sul sito del Milan, si legge: "Ciao Campione! Voleremo sempre con te sotto la pioggia di Monaco di Baviera. Anche nella malattia sei stato grande.
     
    Il campione di Giussano resterà sempre con noi. La sua scomparsa di oggi ci fa stringere alla moglie Chantal e ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia, una splendida famiglia. Forza e dignità, tutto questo è stato Stefano e tutto questo sono stati i suoi cari.
     
    Grande amico di Carlo Ancelotti, di Mauro Tassotti, di tutto il Milan, campione di quella Brianza cui il presidente Berlusconi e Adriano Galliani sono legatissimi. Contro la Sla, contro la "stronza", Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l'ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti.
     
    Tutta Fondazione Milan ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L'eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita.
     
    Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo. Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!". 
     
    Sul sito della Fiorentina si legge: "Il Presidente Andrea Della Valle, la Dirigenza e tutta l’ACF Fiorentina apprendono con profonda commozione della morte di Stefano Borgonovo avvenuta pochi minuti fa. Borgonovo aveva giocato nella Fiorentina nella stagione 1988-89 e tra il 1990 e il 1992. Nella sua carriera aveva indossato la maglia della Nazionale 3 volte e aveva iniziato la carriera da allenatore nel 2000.
     
    Nel 2008 aveva annunciato di essere stato colpito dalla Sclerosi laterale amiotrofica, “la stronza”, così chiamava la malattia che oggi ci ha portato via Stefano. Diego e Andrea Della Valle e la Societa' viola si uniscono al cordoglio di tutto il calcio italiano e si stringono con affetto alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta, Gaia e a tutta la famiglia Borgonovo in questo momento di grande dolore.
     
    "Stefano  è stato e continuerà ad essere un esempio per il coraggio, la tenacia e la serenità con cui fino all'ultimo ha combattuto la sua malattia sul campo  e vorremmo ricordarlo sempre con lo stesso sorriso e la serenità che ci ha trasmesso in occasione del nostro incontro a Firenze, in una indimenticabile serata "  queste le parole del Presidente Andrea Della Valle".
     
    Roberto Baggio: "Ciao Stefano, Eroe".
     
    Carlo Ancelotti: "Grazie per l'insegnamento che hai dato a tutti noi. Ciao Stefano, amico mio".
     
    Arrigo Sacchi: "Mi dà un dispiacere enorme, lo avevo sentito tra la semifinale e la finale dei campionati europei Under 21. Un ragazzo che ha lottato con una forza interiore e una dignità straordinarie, contro una bruttissima malattia come la Sla, per oltre 10 anni. Un eroe".
     
    Adriano Galliani (a Radio Sportiva): "Sono molto addolorato, molto provato dalla notizia, mi ha lasciato affranto. Di Stefano ricorderò tutta la vita il gol nella semifinale di Monaco di Baviera che ci portò in finale nel ´90, quella che poi vincemmo col Benfica. Ricorderò la Supercoppa Europea del 1989 e la Coppa Intercontinetale, in quella stagione in cui lui non era titolare ma in cui detta una grossa mano al Milan. Poi la cessione alla Fiorentina, fino agli ultimi anni in cui ero molto vicino a lui. Ci parlavamo, ci scambiavamo delle mail, mi dispiace tantissimo, non so cos´altro aggiungere. E´ stato fantastico nel combattere questa malattia con grande forza e dignità, insieme alla sua famiglia che si è dedicata a lui con un amore infinito. La sua forza ha fatto aumentare le persone che si sono occupate di Sla, che sono intervenute sul problema con fondazioni e soldi per la ricerca. Stefano ha fatto molto come esempio per cercare di contribuire affinchè la ricerca continui a cercare una soluzione per questa terribile malattia".
     
    Matteo Renzi: "Firenze piange Stefano Borgonovo. Con lui se ne va un amico, un campione, un fiorino d'oro, ma soprattutto un grande Uomo. Un abbraccio a Chantal, Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia". 
     
    Mario Balotelli: "Ciao Stefano borgonovo la tua forza è un insegnamento di vita per tutti. Sarai sempre con me. Con noi! Addio".
     
    La Roma: "Addio Stefano Borgonovo, grande uomo e campione vero".
     
    Filippo Inzaghi: "Ciao grande Stefano ci mancherai...Grazie per l'esempio di forza che sei stato... Per sempre nel mio cuore".
     
    Domenico Criscito: "Hai lottato come un leone contro una brutta malattia. potrò raccontar ai miei figli di aver avuto l'onore di averti conosciuto R.i.p Borgonovo".
     
    Rino Gattuso: "Una notizia molto triste per tutti noi. Ci lascia una persona che negli ultimi anni ha regalato a tutti noi lezioni di vita da non dimenticare: i suoi insegnamenti continueranno però a vivere attraverso la sua fondazione, che continuerà ad impegnarsi per rendere migliori le condizioni delle persone affette da questa malattia", riporta la Gazzetta.it.

    Alessandro Del Piero: "Stefano Borgonovo, grande lottatore, innamorato del calcio e della vita. Vicino a chi sta soffrendo per il suo addio. Alessandro".

    Demetrio Albertini, a Gazzetta.it: "Stefano è stato un gran giocatore, un ragazzo timido, un combattente indomabile contro la sua malattia. Eravamo ragazzi, non avevo la patente e Stefano che invece guidava mi accompagnava a casa, lui era di Giussano, a pochi chilometri da casa mia. Giocavamo insieme nel Milan di Sacchi. Stefano ha affrontato la malattia con una forza smisurata, perché voleva essere d'aiuto per gli altri. E poi la sua difesa del calcio è stato un altro atto d'amore".

    Cesare Prandelli, dopo Spagna-Italia ai microfoni di Rai Sport: "I ragazzi oggi sono stati commoventi. Questa prestazione la dedichiamo a Stefano Borgonovo e alla sua famiglia straordinaria, che ha vissuto un dramma con grande forza d’animo e serenità. Un abbraccio a loro".

     

     

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