E' la Juve di Allegri II: sorrisi e regole, così Max sta già cambiando tutto
Nicola Balice, inviato a Torino
Prima sgambata della nuova stagione. E Max Allegri è già il migliore della Juve. Il tecnico bianconero si è già divertito come un matto, dimostrando a tutti come semplicemente non vedesse l’ora di tornare. E di tornare alla Juve. Si è fatto sentire, ha riso, ha scherzato, ha guidato tutti i giovani presenti in campo come se fosse questa la rosa con cui dovrà tentare l’assalto allo scudetto. Prove generali insomma, ma contro il Cesena si è già visto un Allegri in splendida forma. D’altronde è lui il grande colpo di mercato della Juve, non solo perché fin qui è stato l’unico. Semplicemente la società bianconera è andata all-in sull’allenatore sapendo di non poter e di non voler rivoluzionare la rosa, convinti come sono alla Continassa che la squadra abbia bisogno di qualche ritocco appena ma che dovesse soltanto trovare l’uomo giusto per farla rendere al meglio. Mica facile. Ma l’uomo giusto è forse proprio Allegri. Ne sono convinti anche i tifosi, quelli presenti allo Juventus Training Center lo hanno applaudito più di chiunque altro, mentre un gruppo ultras (Viking) lo ha accolto con uno striscione: “Noi di te siam sempre stati fieri, bentornato mister Allegri”. Tutta un’altra aria rispetto a quella respirata all’inizio del suo primo ciclo, cominciato tra sputi e fischi. Ma pure tutta un’altra rispetto a quella respirata negli ultimi anni, perché nonostante cinque scudetti e due finali di Champions perse, erano in tanti a sembrare ormai stufi di Allegri. I MESSAGGI – Intanto Max è tornato e non vede l’ora. Mettendo le cose in chiaro. È qui per allenare, prima di tutto, non per fare il dirigente. Dal mercato si aspetta qualcosa di importante, non solo Manuel Locatelli, ma quello lo lascia fare all’amico Federico Cherubini. In campo allena, spiega, guida. Tutti. Lancia la sfida a Weston McKennie: dieci gol in campionato, è l’americano la mezzala di inserimento su cui oggi può puntare Allegri. Che come confermato disegna già una Juve col 4-3-3 e il vertice basso. Dove non si è imposto Nicolò Fagioli, tra i più attesi: il regista bianconero, insieme a Gianluca Frabotta e Alessandro Di Pardo non è stato convocato per motivi disciplinari, un ritardo è costato a tutti e tre la prima amichevole della stagione. Anche questo è un segnale. Alla Juve bisogna dimostrare di essere da Juve, sempre e comunque. L’aria è già cambiata, non solo per Max, anche o soprattutto grazie ad Allegri.