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    E in mano al 'Boga' il calcio italiano è diventato cinese

    E in mano al 'Boga' il calcio italiano è diventato cinese

    Riprendiamo e pubblichiamo un articolo di Aldo Grasso per Corriere.it: 

    Marco Bogarelli è il vero padrone del calcio italiano, anche se lui, con malcelata modestia, si schermisce. Referente italiano della Infront Sports & Media, presieduta da Philippe Blatter (nipote di Sepp, padrone della Fifa), forma con Galliani e Lotito l’asse portante del sistema calcio (molto si era già capito con l’elezione di Beretta e Tavecchio). Bravo è bravo, non c’è dubbio, se è vero che ora la Lega ha introiti per un miliardo e duecento milioni di euro. Ma è altrettanto vero che il calcio italiano dipende quasi totalmente da Bogarelli, detto «il Boga».

    L’Antitrust - È advisor e venditore unico dei diritti media nazionali e internazionali di Serie A, Serie B e Coppa Italia. Gestisce i diritti marketing e advertising della maggioranza delle società di Serie A e della stessa Federcalcio. Produce le immagini tv girate negli stadi (tranne Juve e Napoli). Procura gli sponsor ed è concessionario della commercializzazione dei diritti d’archivio di quasi tutti i club. E altro ancora, tra cui la web tv della Lega. Da monopolista. Tanto che l’Antitrust ha deciso di buttarci un occhio. La Infront è stata da poco rilevata da Dalian Wanda, una multinazionale cinese che opera nell’edilizia, nel turismo e nell’intrattenimento. Come ha scritto il nostro Massimo Sideri, «la matassa è così ingarbugliata che c’è da domandarsi come faranno a spiegarla ai cinesi di Wanda». Nel frattempo, a sua insaputa, il calcio italiano ha già gli occhi a mandorla. 

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