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    È il momento di mettere dei paletti al business delle scommesse sportive

    È il momento di mettere dei paletti al business delle scommesse sportive

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Prosegue l'inchiesta della magistratura brasiliana sul presunto caso di partite manipolate a scopo di lucrare in modo fraudolento sulle scommesse.
    Il fatto è stato raccontato due giorni fa da Calciomercato.com e promette di avere ulteriori sviluppi. Una delle novità più recenti viene dalle dichiarazioni rilasciate da Lane Gaviolle, presidente del Tombense, che ha parlato di come abbia reagito alle notizie di stampa il calciatore del suo club coinvolto nello scandalo, il difensore Joseph. Costui giura sulla propria innocenza ma non convince i dirigenti né i tifosi. Del resto, guardando le immagini del suo assurdo fallo da rigore commesso nel primo tempo della gara giocata sul campo del Criciúma non si può che rimanere perplessi. A ogni modo, c'è un'indagine della magistratura di Goiás che proverà a fare chiarezza. Quello sarà l'esito che conta e a esso dovremo attenerci.

    Ciò che invece merita riflessioni è la piega molto pericolosa che è stata presa dalla possibilità di scommettere su ogni aspetto di una gara sportiva. La facoltà data allo scommettitore di puntare non soltanto sull'esito della gara ma anche sul singolo episodio apre un territorio tanto vasto quanto ambiguo. Rimanendo al caso specifico della partita di calcio, si può scommettere sulla prima ammonizione, sul primo calcio di punizione, persino sul primo fallo laterale o calcio d'angolo. Tutti eventi di una partita di calcio che hanno probabilità di incidere poco o quasi per niente sull'esito finale, ma che invece incidono eccome in termini di riuscita della scommessa. Dal sito di uno dei bookmaker di maggior rilievo apprendiamo che si può scommettere sul primo evento compreso in una lista di eventi possibili (fallo laterale, calcio di punizione, rimessa dal fondo, calcio d'angolo, rigore e gol), cercando di indovinare quale fra questi si verificherà per primo nei primi 5 minuti di partita. Si scopre così che un evento assolutamente periferico di una partita di calcio qual è la rimessa dal fondo viene quotato a 6.

    Ciò significa che se alla prima azione di partita un attaccante si esibisce in un tiraccio improbabile spedendo il pallone in curva, e se quell'evento si verifica prima di tutti gli altri presenti previsti nella lista, lo scommettitore che abbia puntato 10 euro sulla rimessa dal fondo come primo evento incassa 60 euro. E se l'attaccante ha agito in modo fraudolento perché è il terminale di un'organizzazione criminale che punta su questo e altri eventi da far realizzare in giro per gli altri campi di calcio del pianeta, non si potrà nemmeno dire che l'attaccante abbia truccato l'esito della gara. Si è soltanto esibito in un tiro sballato, come avrebbe potuto fare senza avere avuto intenzione fraudolenta, e soprattutto non ha inciso sul risultato finale. Ma l'effetto criminale rimane, perché il suo pur insignificante gesto tecnico ha determinato una frode e ha ingrassato il volume d'affari delle organizzazioni malavitose.

    Proprio qui sta il punto. Grazie a questo sistema di scommesse che moltiplica le fattispecie di eventi su cui puntare è diventato molto più agevole portare avanti condotte fraudolente, perché lo si può fare senza prendersi la fatica né la responsabilità di alterare il risultato finale. Lo scandalo di calcioscommesse che in questi giorni prende corpo in Brasile sfrutta proprio questo meccanismo. La presunta frode doveva riguardare la concessione di tre calci di rigore su tre campi diversi nell'ultima giornata del campionato di Serie B, e tutti i rigori dovevano essere decretati nel corso del primo tempo. Come raccontato da Calciomercato.com nel precedente articolo dedicato al tema, l'eventuale piano fraudolento è comunque fallito perché in una delle tre gare finite sotto inchiesta non sono stati assegnati calci di rigore nel primo tempo.

    Va aggiunto che, con ogni evidenza, un calcio di rigore ha nettamente più probabilità di condizionare l'esito finale della partita. Ma non è detto che il condizionamento si verifichi, tanto più che l'esecuzione può essere fallita come è successo proprio nel caso del rigore provocato da Joseph in Criciúma-Tombense.

    Rimane comunque il fatto che mettere a disposizione degli scommettitori e delle organizzazioni criminali la possibilità di realizzare una combine dall'altissimo coefficiente di difficoltà come quella ipotizzata dagli inquirenti, e perciò remunerativa in misura straordinaria, significa esporre il calcio e lo sport intero a rischi troppo alti per l'integrità. E da questa constatazione parte la sollecitazione che noi di Calciomercato.com ci sentiamo di avanzare: è giunto il momento di porre un argine alla possibilità di scommettere su qualsiasi episodio di una gara sportiva. È necessario quantomeno porre la questione e chiamare lo organizzazioni sportive (federazioni, leghe, comitati olimpici) a mettere il tema in agenda. E sarà anche vero che le grandi agenzie di betting sono fra i più munifici finanziatori dello sport contemporaneo. Ma è altrettanto vero che bisogna riportare su una dimensione sana il rapporto fra sport e mondo delle scommesse. Tanto più che da certe condotte fraudolente è proprio il mondo delle scommesse legali a essere fra i soggetti maggiormente danneggiati. Il denaro degli sponsor è una risorsa preziosa, ma la credibilità del gioco lo è di più.
     

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