AFP/Getty Images
È finalmente il momento di Kovacic: il Real se lo gode, piccolo rimpianto Juve
Dopo una stagione da comprimario con la maglia del Real Madrid, passata all'ombra di alieni come Kroos, Isco e Modric, quest'anno Mateo Kovacic ha già messo insieme 12 presenze, ritagliandosi uno spazio non trascurabile all'interno di un centrocampo stellare. Il diagonale con cui mercoledì sera ha salvato il Real Madrid dalla euro-figuraccia a Varsavia è solo la ciliegina sulla torta per un giocatore che non ha mai visto assiduamente la porta avversaria; ciò che impressiona, piuttosto, è che il croato sembra notevolmente cresciuto quanto a concretezza e personalità. Ecco perché il Real Madrid, che in estate sembrava pronto a mandarlo a giocare, adesso si coccola Kovacic.
ADDIO TIMIDEZZA - Durante la sua permanenza all'Inter, Kovacic ha saputo dividere come pochi i tifosi nerazzurri: neanche il suo più acerrimo detrattore poteva negare che Mateo avesse un portamento elegante, unito a un tocco di palla da grande centrocampista; ciò che semmai inquietava era l'impressione di mollezza che il croato dava spesso durante i momenti più caldi della partita. Il tifoso interista -chiedere a Ranocchia per conferma- mostra ben poca pietà verso gli sguardi un po' timidi e persi nel vuoto: perciò, dopo qualche palla persa di troppo e un paio di ciabattate sottoporta, Kovacic ha finito per essere bollato dalla critica interista come un eterno incompiuto privo di personalità. Se il primo anno al Real Madrid ha sostanzialmente avvalorato questa teoria, in questa stagione tutto pare essere cambiato: complice l'infortunio di Casemiro, Kovacic è diventato in pianta stabile la mezzala sinistra titolare delle merengues e gli spagnoli hanno potuto apprezzare un giocatore diverso, determinante e maturo, quasi più cattivo anche nello sguardo.
JUVE, OCCASIONE PERSA - Kovacic, dunque, rischia seriamente di esplodere lontano dall'Italia, forse troppo frettolosa a scaricarlo. Eppure durante l'estate scorsa il suo ritorno nel Belpaese è stato davvero molto vicino. La Juventus, più di tutte, ha parlato con il Real Madrid per avere il croato nell'ambito dell'affare Morata e, di nuovo, per strapparlo in prestito a fine mercato: l'ex Inter, infatti, intrigava un po' tutti a Torino, da Marotta a Paratici fino ad Allegri, suo grande estimatore; alla fine, però, l'affare non è andato in porto, un po' per la resistenza del Real, un po' per la scarsa convinzione della Juve. Ad oggi, vista la difficile situazione della mediana bianconera, va riconosciuto che questo Kovacic poteva far comodo: lo Sturaro visto col Lione, con le sue nove palle perse, è lontano anni luce dalla classe cristallina del croato e, soprattutto in Europa, la classe premia. Ma forse non era destino: Kovacic e la serie A si sono persi, non si sono ritrovati e, se il croato dovesse continuare così, c'è da immaginare che non si incontreranno mai più.
KOVACIC NELLA LIGA 2016-17
KOVACIC IN CHAMPIONS LEAGUE 2016-17
ADDIO TIMIDEZZA - Durante la sua permanenza all'Inter, Kovacic ha saputo dividere come pochi i tifosi nerazzurri: neanche il suo più acerrimo detrattore poteva negare che Mateo avesse un portamento elegante, unito a un tocco di palla da grande centrocampista; ciò che semmai inquietava era l'impressione di mollezza che il croato dava spesso durante i momenti più caldi della partita. Il tifoso interista -chiedere a Ranocchia per conferma- mostra ben poca pietà verso gli sguardi un po' timidi e persi nel vuoto: perciò, dopo qualche palla persa di troppo e un paio di ciabattate sottoporta, Kovacic ha finito per essere bollato dalla critica interista come un eterno incompiuto privo di personalità. Se il primo anno al Real Madrid ha sostanzialmente avvalorato questa teoria, in questa stagione tutto pare essere cambiato: complice l'infortunio di Casemiro, Kovacic è diventato in pianta stabile la mezzala sinistra titolare delle merengues e gli spagnoli hanno potuto apprezzare un giocatore diverso, determinante e maturo, quasi più cattivo anche nello sguardo.
JUVE, OCCASIONE PERSA - Kovacic, dunque, rischia seriamente di esplodere lontano dall'Italia, forse troppo frettolosa a scaricarlo. Eppure durante l'estate scorsa il suo ritorno nel Belpaese è stato davvero molto vicino. La Juventus, più di tutte, ha parlato con il Real Madrid per avere il croato nell'ambito dell'affare Morata e, di nuovo, per strapparlo in prestito a fine mercato: l'ex Inter, infatti, intrigava un po' tutti a Torino, da Marotta a Paratici fino ad Allegri, suo grande estimatore; alla fine, però, l'affare non è andato in porto, un po' per la resistenza del Real, un po' per la scarsa convinzione della Juve. Ad oggi, vista la difficile situazione della mediana bianconera, va riconosciuto che questo Kovacic poteva far comodo: lo Sturaro visto col Lione, con le sue nove palle perse, è lontano anni luce dalla classe cristallina del croato e, soprattutto in Europa, la classe premia. Ma forse non era destino: Kovacic e la serie A si sono persi, non si sono ritrovati e, se il croato dovesse continuare così, c'è da immaginare che non si incontreranno mai più.