E' emergenza in vista della Juve, anche Pedro fa tremare la Lazio. Sarri e il rompicapo dell'attacco
L'avvicinamento della Lazio alla supersfida contro la Juventus di sabato pomeriggio si sta rivelando più complicato del previsto. Le ultime notizie in ordine di tempo sulle condizioni fisiche di Pedro, vittima di una distorsione alla caviglia nella seduta di oggi, alimentano ulteriormente i dubbi di Maurizio Sarri sulla composizione di un undici di partenza competitivo contro la sua ex squadra. I problemi principali riguardano proprio l'attacco, dove Ciro Immobile sarà costretto ad alzare bandiera bianca (la speranza è di riaverlo per la sfida col Napoli del 28 novembre) a causa del problema al polpaccio accusato in Nazionale, alla base dei recenti screzi tra la FIGC e il presidente biancoceleste Claudio Lotito.
QUALE ATTACCO? - Il numero del club capitolino è tornato all'attacco nella giornata di oggi, incalzato nuovamente sui motivi del ko del suo centravanti: "Mi pare che se le condizioni di approccio medico fossero state quelle della Lazio avremmo avuto una situazione completamente diversa". Senza il suo uomo di riferimento, Pedro veniva considerato da Sarri come l'elemento ideale per un tridente offensivo completato dal recuperato Zaccagni e da Felipe Anderson: dare meno riferimenti possibili ai difensori della Juventus come input, preferendo questa soluzione tutta votata alla tecnica e alla velocità piuttosto che alla fisicità di Muriqi. Che tornerebbe ovviamente in corsa per una maglia da titolare nel caso in cui le condizioni di Pedro, che sarà oggetto di valutazione nelle prossime ore, si rivelassero più serie del previsto.
EMERGENZA - Più azzardata ma comunque in pista l'ipotesi di insistere su un tridente imprevidibile, con Felipe Anderson che sarebbe l'extrema ratio come finto centravanti, con Zaccagni e il giovane Raul Moro ai suoi lati. Tutte opzioni al vaglio di Maurizio Sarri, che in un periodo particolarmente complicato e denso di appuntamenti tra campionato ed Europa League dovrà fare a meno certamente anche di Marusic - fermato dal Covid - contro la Juventus. A restituire parzialmente il sorriso al tecnico toscano è il completo recupero di Manuel Lazzari, scelta pressoché obbligata sulla corsia di destra del reparto difensivo. Da domani, a Formello si entra nel vivo della preparazione del match con la Juve e la parola d'ordine sembra essere una soltanto: emergenza.
QUALE ATTACCO? - Il numero del club capitolino è tornato all'attacco nella giornata di oggi, incalzato nuovamente sui motivi del ko del suo centravanti: "Mi pare che se le condizioni di approccio medico fossero state quelle della Lazio avremmo avuto una situazione completamente diversa". Senza il suo uomo di riferimento, Pedro veniva considerato da Sarri come l'elemento ideale per un tridente offensivo completato dal recuperato Zaccagni e da Felipe Anderson: dare meno riferimenti possibili ai difensori della Juventus come input, preferendo questa soluzione tutta votata alla tecnica e alla velocità piuttosto che alla fisicità di Muriqi. Che tornerebbe ovviamente in corsa per una maglia da titolare nel caso in cui le condizioni di Pedro, che sarà oggetto di valutazione nelle prossime ore, si rivelassero più serie del previsto.
EMERGENZA - Più azzardata ma comunque in pista l'ipotesi di insistere su un tridente imprevidibile, con Felipe Anderson che sarebbe l'extrema ratio come finto centravanti, con Zaccagni e il giovane Raul Moro ai suoi lati. Tutte opzioni al vaglio di Maurizio Sarri, che in un periodo particolarmente complicato e denso di appuntamenti tra campionato ed Europa League dovrà fare a meno certamente anche di Marusic - fermato dal Covid - contro la Juventus. A restituire parzialmente il sorriso al tecnico toscano è il completo recupero di Manuel Lazzari, scelta pressoché obbligata sulla corsia di destra del reparto difensivo. Da domani, a Formello si entra nel vivo della preparazione del match con la Juve e la parola d'ordine sembra essere una soltanto: emergenza.