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E' Barcellona-Bayern per il nuovo Piquè
C'è un difensore che milita nell'Athletic Bilbao che è destinato a diventare il futuro crack nel suo ruolo: parliamo di Aymeric Laporte, francese classe 1994 che sta facendo letteralmente impazzire Bayern Monaco e Barcellona, le due squadre più importanti che gli hanno messo gli occhi addosso nelle ultime settimane. Un centrale di difesa che vale già una fortuna e che potrebbe rappresentare insieme a Varane del Real Madrid anche il futuro della nazionale francese.
SULLE ORME DI LIZARAZU - Laporte nasce ad Agen, una cittadina dell'Aquitania di 30.000 anime che rientra però anche nella giurisdizione della regione dei Paesi Baschi Settentrionali, condizione che lo rende assolutamente eleggibile da una formazione storicamente legata al territorio e alle tradizioni come l'Athletic. Il secondo francese nella storia del club dopo un certo Lizarazu approda a Bilbao nel 2010, dopo essere stato notato nell'amichevole tra la selezione dell'Aquitania e quella della Bizkaia. Il suo percorso nelle giovanili della formazione basca è un crescendo rossiniano, che passa per le esperienze in terza divisione col Baskonia e in Segunda con la formazione riserve del Bilbao Athletic, fino al culmine del debutto in prima squadra a 18 anni e mezzo nel dicembre 2012 contro il Celta Vigo. Tanto basta per guadagnarsi un posto da titolare e firmare il primo dei tre contratti nello spazio di 12 mesi, con un rinnovo fino al 2015 e l'inserimento di una clausola rescissoria di 18 milioni di euro.
FISICO E TECNICA - Il modello di riferimento di Laporte, mancino naturale, è Gerard Piquè: fisico imponente (189 cm, 85 kg) ma anche un'agilità impressionante e una tecnica di base di primissimo livello, che gli consentono di disimpegnarsi senza problemi anche come terzino sinistro all'occorrenza. In questa stagione, ha disputato 34 partite tra campionato e Coppa del Re nelle quali ha realizzato due reti, sfruttando le sue grandi doti nel gioco aereo. L'Athletic Bilbao ha capito di avere tra le mani un vero e proprio gioiello e, col rinnovo fino a giugno 2018 siglato lo scorso dicembre, ha portato il valore della clausola rescissoria fino a 36 milioni di euro. Una richiesta che avrebbe intimidito persino il tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, che lo ritiene l'elemento ideale per rafforzare il proprio reparto difensivo. La gara di sabato al Camp Nou contro Messi e compagni è stato invece il classico esame di laurea che Laporte ha superato a pieni voti e che avrebbe convinto definitivamente il Barcellona a inserire il suo nome in cima alla lista per la prossima stagione. Fifa permettendo...
SULLE ORME DI LIZARAZU - Laporte nasce ad Agen, una cittadina dell'Aquitania di 30.000 anime che rientra però anche nella giurisdizione della regione dei Paesi Baschi Settentrionali, condizione che lo rende assolutamente eleggibile da una formazione storicamente legata al territorio e alle tradizioni come l'Athletic. Il secondo francese nella storia del club dopo un certo Lizarazu approda a Bilbao nel 2010, dopo essere stato notato nell'amichevole tra la selezione dell'Aquitania e quella della Bizkaia. Il suo percorso nelle giovanili della formazione basca è un crescendo rossiniano, che passa per le esperienze in terza divisione col Baskonia e in Segunda con la formazione riserve del Bilbao Athletic, fino al culmine del debutto in prima squadra a 18 anni e mezzo nel dicembre 2012 contro il Celta Vigo. Tanto basta per guadagnarsi un posto da titolare e firmare il primo dei tre contratti nello spazio di 12 mesi, con un rinnovo fino al 2015 e l'inserimento di una clausola rescissoria di 18 milioni di euro.
FISICO E TECNICA - Il modello di riferimento di Laporte, mancino naturale, è Gerard Piquè: fisico imponente (189 cm, 85 kg) ma anche un'agilità impressionante e una tecnica di base di primissimo livello, che gli consentono di disimpegnarsi senza problemi anche come terzino sinistro all'occorrenza. In questa stagione, ha disputato 34 partite tra campionato e Coppa del Re nelle quali ha realizzato due reti, sfruttando le sue grandi doti nel gioco aereo. L'Athletic Bilbao ha capito di avere tra le mani un vero e proprio gioiello e, col rinnovo fino a giugno 2018 siglato lo scorso dicembre, ha portato il valore della clausola rescissoria fino a 36 milioni di euro. Una richiesta che avrebbe intimidito persino il tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, che lo ritiene l'elemento ideale per rafforzare il proprio reparto difensivo. La gara di sabato al Camp Nou contro Messi e compagni è stato invece il classico esame di laurea che Laporte ha superato a pieni voti e che avrebbe convinto definitivamente il Barcellona a inserire il suo nome in cima alla lista per la prossima stagione. Fifa permettendo...