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    Tutti scappano, Dzemaili va controcorrente: sfida le stelle e va in Cina da Donadoni

    Tutti scappano, Dzemaili va controcorrente: sfida le stelle e va in Cina da Donadoni

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    Qualche volta anche nel calcio può accadere di incrociare personaggi e avvenimenti che sembrano fatti apposta per la sceneggiatura di un film. Uno di questi mi pare sia quello riferito a Blerim Dzemaili. Lui è un macedone, discendente di Alessandro il Grande, nato da genitori albanesi e poi naturalizzato svizzero. Un calciatore di buon livello, nomade come tanti altri, il quale ha potuto frequentare anche alcuni stadi italiani.

    Ha trentaquattro anni e un finale di vita professionale per nulla sereno perchè sconvolto proprio nel momento in cui avrebbe potuto e dovuto raccogliere i frutti dei sacrifici fatti per garantirsi un dopo carriera tranquillo. Il denaro certamente non gli manca. Ma la vita di ciascun essere pensante è composta da valori che trascendono il dato economico e si pongono come irrinunciabile esigenza intima. Quello che è venuto a mancare all’ex capitano della nazionale elvetica.
    Aveva sposato una donna bellissima dalla quale ha divorziato. Un dolore che lo ha spinto a riconsiderare il suo essere uomo al quale non possono bastare medaglie professionali sui giornali e denaro. Oltre a muscoli e talento c’è di più. Così Dzemaili ha deciso di cambiare radicalmente vita senza però smettere di fare ciò che gli riesce meglio. Giocare a pallone.

    Il Bologna di Sinisa non lo ha più voluto. Lui ha cercato e trovato uno dei pochi amici che gli sono rimasti il quale, guarda caso, è anche un allenatore. Ma Roberto Donadoni, il suo mentore, lavora lontano oltrechè in un Paese diventato improvvisamente tabù. Si trova a Shenang, in Cina, una città che è distante dalla zona rossa di Whang ma molto vicina ad Hong Kong dove il corona virus ha già fatto una vittima.

    In un momento storico in cui chi vive in Cina vorrebbe scappare, Dzemaili ha scelto di andare controcorrente e di accettare la proposta che gli ha fatto Donadoni a nome della società. E’ così che ora il macedone-svizzero raggiungerà i suoi nuovi compagni in Spagna dove si trovano “bloccati” in attesa che le autorità di Pechino ordinino la ripresa del campionato. Dzemaili, naturalmente, riceverà un compenso ben più che ottimo oltre al già lauto ingaggio. Cosa che, comunque, avrebbe ottenuto scegliendo di trasferirsi in un altro Paese. Ma lui ha voluto giocarsi ciò che gli resta della vita professionale e non da antico guerriero. Sfidando le stelle randagio e solitario, ma a suo modo “eroe” e cioè perfetto per un romanzo di avventure.

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