Dzeko è l'incubo di Pioli: quella volta che un suo gol gli costò l'esonero
SLIDING DOOR - Corsi e ricorsi storici, intrecci col passato e voglia di riscatto da parte di Pioli che non se la passa tanto meglio rispetto a qualche anno fa. Quel giorno Dzeko segnò uno dei quattro gol giallorossi, il secondo: dopo El Shaarawy e prima di Florenzi e Perotti; derby a Spalletti e Pioli a casa. La prima idea era Bielsa, che andò anche a Roma per trattare con la Lazio. Tutto saltò perché Lotito non voleva uno staff così ampio come quello richiesto dall'argentino. La panchina andò a Inzaghi, che due estati fa arrivò a Milano, sponda nerazzurra. E sapete quella stagione 2015-16 la Lazio di Pioli contro chi la iniziò? Nei preliminari di Champions contro il Bayer Leverkusen di Calhanoglu, altro avversario di domani.
VITTIMA - Quest'anno Dzeko ha già segnato due gol al Milan, prima in campionato e poi in Supercoppa a Riyad; c'è da dire però che nella stagione scorsa, in quattro partite - tre da titolare - non aveva mai timbrato il cartellino contro i rossoneri. Strano, perché dopo Sassuolo, Bologna e Atalanta è la squadra italiana alla quale il bosniaco ha segnato di più insieme alla Sampdoria. Dal derby di Roma a quello di Milano: Edin è il grande incupo di Pioli, che sette anni dopo cerca una rivincita per invertire la rotta.