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  • Dzeko alla Juve, Milik alla Roma: ecco perché Friedkin ci guadagna tre volte

    Dzeko alla Juve, Milik alla Roma: ecco perché Friedkin ci guadagna tre volte

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Tra le situazioni di mercato che oggi sono in piedi, c’è un intreccio importante, suggestivo e concreto: potrebbe portare Dzeko alla Juve e Milik alla Roma. La doppia operazione è molto complicata, ma non impossibile. Oltre a trovare un equilibrio economico e tecnico (al Napoli andrebbe Under come parziale contropartita per il centravanti), c’è da convincere lo stesso Milik ad accettare il trasferimento in giallorosso, impresa non agevole considerato che si è già promesso ai bianconeri - i quali però non riescono a trovare l’accordo con il Napoli.

    Molto si discute a Roma sulla doppia operazione che coinvolgerebbe i giallorossi: fuori Dzeko, dentro Milik. Un vantaggio oppure uno svantaggio per il club di cui Friedkin è appena diventato proprietario? Per noi sarebbe un cambiamento decisamente positivo, almeno per tre motivi.

    UNO: I SOLDI - Dzeko guadagna 7,5 milioni netti a stagione ancora per due anni, un esborso totale di quasi 30 milioni lordi dopo il quale la società resterebbe con un pugno di mosche in mano, visto che il bosniaco arriverebbe al termine della carriera e non porterebbe alcun possibile incasso. Milik, una volta convinto, si accontenterebbe di un ingaggio decisamente inferiore, tra i 4 e i 5 milioni netti, oltre il 30 per cento in meno. E resterebbe un patrimonio del club, visto che avrebbe un valore di mercato che potrebbe anche crescere, magari in misura considerevole. Per una società che deve risistemare il bilancio, al netto del passaggio di proprietà, è un particolare da non sottovalutare.

    DUE: L’ETA’ - Dzeko si sta avvicinando alla fine della carriera. Fisicamente è integro, ma a marzo compirà 35 anni: quanto riuscirà a mantenersi ad alto livello? Milik ha 8 anni in meno rispetto al bosniaco, ha avuto due gravi infortuni al ginocchio e ne è stato molto condizionato, adesso però sembra essere completamente recuperato. Potrebbe diventare il centravanti della Roma per un lustro.

    TRE: I GOL - Dzeko è un grande centravanti, discontinuo ma certamente di livello internazionale, straordinario anche a giocare per la squadra. Milik ha caratteristiche non molto diverse, non si è ancora rivelato come uno straordinario goleador (alla Icardi, per capirsi) però anche lui lavora per gli altri, non a caso - ad esempio - nella Polonia fa la spalla di Lewandowski. Tra l’altro, sul piano strettamente numerico, le sue capacità realizzative non sono peggiori rispetto a quelle di Dzeko. Anzi. Il bosniaco nella Roma ha segnato in media un gol ogni 164 minuti, il polacco nel Napoli ne ha fatti uno ogni 139.

    @steagresti
     

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