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    Dybala, mai si era visto il 10 della Juve in panchina per scelta tecnica: Pirlo gli trovi spazio, il club gli faccia il rinnovo

    Dybala, mai si era visto il 10 della Juve in panchina per scelta tecnica: Pirlo gli trovi spazio, il club gli faccia il rinnovo

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Finalmente è tornato, ma soltanto per 38’ (recupero finale compreso) al posto di Kulusevski, nella nuova Champions a Kiev. Paulo Dybala, però, rimane ancora un “desaparecido”, scomparso dalle formazioni dei giornali, un ingombrante punto interrogativo, più che un esaltante punto esclamativo, per il presente della prima Juventus di Pirlo e forse anche per il futuro bianconero.

    Cinque anni a Torino, con la promozione definitiva a nuovo numero 10, come i grandi del passato prossimo e remoto, Del Piero, Platini e Sivori, con altrettanti scudetti, sono bastati per farlo entrare nel cuore dei tifosi, ma non per assicurargli un ruolo di intoccabile per il nuovo allenatore e la vecchia società. Ripensare, per credere, a quanto è successo nelle ultime settimane, alla fine della sua migliore stagione in cui ha segnato 22 gol in campionato, da aggiungere ai 14 complessivi in Champions.

    Dybala, dopo tante promesse, si aspettava il rinnovo del contratto che scade nel 2022, invece ha letto che la Juventus avrebbe accettato un’offerta più o meno indecente per il suo acquisto, non considerandolo quindi incedibile. Nel frattempo è arrivato Pirlo che ha scaricato Higuain, ma ha ribadito la sua fiducia in Dybala.

    Peccato, però, che fin qui l’argentino non abbia potuto dimostrare le sue qualità, un po’ perché non è ancora al cento per cento e un po’ perché Pirlo non ha fatto nulla per accelerare il suo impiego dall’inizio. A Crotone, in una partita in cui la Juventus ha sofferto più del previsto, Dybala sarebbe sicuramente servito già prima dell’espulsione di Chiesa, che poi è diventata un facile alibi per lasciarlo in panchina. E così Dybala si è lamentato con Paratici come non aveva mai fatto un precedenza. Un brutto segnale per Pirlo, da aggiungere al brutto segnale che Dybala ha indirettamente ricevuto dalla società, perché del rinnovo del suo contratto, non si è più parlato.

    Due indizi non costituiscono una prova, ma nel frattempo è lecito chiedersi quando, e soprattutto in quale ruolo e con chi, giocherà Dybala. Pirlo, infatti, ha confermato anche a Kiev di non avere le idee chiare, o meglio di voler sperimentare varie soluzioni in tutti reparti. Così, per esempio, si sono visti inizialmente Chiellini al centro e Bonucci a destra in una inattesa difesa a tre completata da Danilo a sinistra. In attesa di Ronaldo, che sicuramente non è in discussione e ripartirà dalla sinistra, visto che Morata si è già meritato il posto al centro dell’attacco come vero e non falso nove, Dybala non potrà giocare a destra in un ipotetico tridente, più facilmente completato da Chiesa. Per l’argentino, quindi, rimarrebbe un posto alle spalle di Morata e Ronaldo come trequartista, ma in quel ruolo è già stato impiegato il nuovo acquisto Kulusevski, senza scordare Ramsey uno dei migliori fin qui. Insomma un bel rebus che metterà a dura prova gli equilibri tattici in campo e la diplomazia di Pirlo fuori.

    Troppi galli in un pollaio sono un grosso rischio e i primi malumori di Dybala in questo senso sono un pericoloso campanello d’allarme da non sottovalutare in prospettiva. E’ vero che ci sono tante partite, covid permettendo, ma le grandi squadre come insegna l’ultimo Bayern campione d’Europa hanno una formazione-base, con le opportune alternative mai così importanti come quest’anno in cui si possono fare cinque sostituzioni. Ecco perché Pirlo deve trovare in fretta una collocazione ideale per Dybala. Non si è mai visto, infatti, un numero 10 della Juventus che va in panchina per scelta tecnica o tattica, non a fine carriera ma a 27 anni che Dybala compirà tra meno di un mese, il 15 novembre.

    E siccome anche l’età, oltre alla classe, è dalla sua parte, sarebbe un peccato continuare a rimandare l’appuntamento per prolungare il suo contratto. Perché una cosa è certa: Dybala ha già dimostrato di meritare la maglia numero 10 della Juventus, mentre Pirlo deve ancora dimostrare di meritare la panchina bianconera.

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