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Dybala: 'Il sinistro la mia arma, Dinho l'idolo. Champions? E' il nostro anno'
Sulle semifinali contro il Monaco: "Sappiamo che tutte e due le partite saranno molto difficili. Il Monaco è in testa al campionato e sta facendo molto bene. È una squadra tosta e ha giocatori molto forti, ma anche noi, quindi sarà un grande spettacolo. Loro attaccano e segnano molto, ma questo significa che avremo spazi".
Sul suo stile di gioco: "Cerco di giocare in velocità e di pensare in anticipo a quello che farò, perché non hai molto tempo con il pallone. Oggi il calcio è velocissimo e devi sempre essere pronto. Cerco di analizzare la partita, di studiare gli avversari e di sfruttare le mie capacità: soprattutto il sinistro, che probabilmente è la mia arma migliore. Voglio solo fare del mio meglio per aiutare i compagni".
Sulla 'Dybala Mask': "All'inizio dell'anno ho deciso che volevo un nuovo modo di esultare e ho cercato qualche nuova idea. Un giorno mi è venuta la 'Dybala Mask', che ha un significato importante e mi ha portato fortuna perché è andato tutto bene da quando l'ho fatta per la prima volta. Mi piace di più sotto il naso, ma ognuno è libero di farla come vuole".
Su Ronaldinho: "Una delle maglie che vorrei è quella di Ronaldinho. Un giorno Gennaro Gattuso mi ha promesso di chiamarlo per chiedergliela, ma non se n'è fatto niente. Ronaldinho era uno dei miei giocatori preferiti da bambino e mi ha fatto capire che bisogna sempre giocare col sorriso. A volte, gli allenatori e i giocatori europei non considerano il calcio come facciamo in Sudamerica. Ci divertiamo, ridiamo molto, balliamo e così via. Cerco sempre di divertirmi, è semplicemente la mia mentalità".
Sulla vittoria della Champions League: "Potrebbe essere il nostro anno e stiamo andando bene in tutte le competizioni. Non sarà facile, perché ci sono altre tre squadre che vogliono vincerla, ma daremo il massimo. Vincere la coppa significherebbe raggiungere un obiettivo, perché è una delle mie ambizioni e lo è anche per i miei compagni. Sarebbe un premio meritato per molti ragazzi che sono qui da tanti anni, come Gianluigi Buffon, Claudio Marchisio, Leonardo Bonucci, Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini. Non sono ancora riusciti a vincerla e credo che se la meritino".