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Dybala da applausi e rimpianto, la decide il mercato: bagarre Champions
MISCHIA CHAMPIONS - Il 2-0 della Roma sui viola, dopo il 2-0 della Lazio contro il Sassuolo e l’8-2 dell’Atalanta sulla Salernitana accende una vera mischia per la zona-Champions. Sei squadre in 4 punti: Milan a 38, Juventus e Inter a 37, Lazio, Roma e Atalanta a 34. Da ora in poi, in quasi tutte le giornate si giocherà almeno uno scontro diretto, Juventus-Atalanta domenica prossima e Lazio-Milan il martedì successivo tanto per cominciare. Da questa corsa, ma anche da quella per l’Europa League e la Conference sembra esclusa la Fiorentina, distante 11 punti dal settimo posto. Per rientrare in pista avrebbe dovuto vincere a Roma.
LE SCELTE - All’Olimpico è decisivo il mercato. Fronte Fiorentina: Dodo 18 milioni dallo Shakhtar, Ikone 15 nel gennaio scorso dal Lilla. Dodo fa un fallo stupido dopo 3 minuti e mezzo su Zalewski. Sapendo di essere ammonito, venti minuti dopo ne fa un altro, altrettanto stupido, sullo stesso Zalewski, così prende il secondo giallo e lascia la Fiorentina in 10 per 70 minuti, recupero compreso. Ikone anche quando la Fiorentina è in parità numerica infila un errore dietro l’altro, non salta mai l’uomo, non si avvicina nemmeno lontanamente alla porta di Rui Patricio. In più mettiamoci Jovic, che il Real Madrid ha regalato alla Fiorentina a patto che, quando lo rivende (a chi?) deve versare il 50 per cento della cessione nelle casse madridiste. Jovic, anche stavolta, non pervenuto. Non aiuta la squadra, non tira in porta, non si smarca, non fa un movimento che sia uno. Zero assoluto. Ikone e Jovic lasciano il campo a fine primo tempo, ma tutt’e tre, Dodo, Ikone e Jovic non hanno portato niente di buono alla Fiorentina da quando sono arrivati. Una riflessione Commisso e i dirigenti devono farla in questo periodo di mercato invernale.
Sull’altro fronte anche la Roma ha preso qualche giocatore a zero euro. Uno di questi è Paulo Dybala che contro il Genoa, in Coppa Italia, è entrato e ha risolto la partita con un capolavoro. Contro la Fiorentina fa il bis, anzi il tris (tre gol in una partita e mezzo): cross di Celik, sponda di petto di Abraham e esterno sinistro al volo dell’argentino con la palla, dopo una leggera deviazione di Milenkovic, che passa fra le gambe di Terracciano. E’ il gol che spinge la Fiorentina verso la sconfitta. Poi, nel finale del secondo tempo: attacco di Abraham, cross a pelo d’erba sul secondo palo, tocco di Dyabala, 2-0 e partita chiusa. Bella la scenetta dopo quella rete con Dybala che indica Abraham a tutto l’Olimpico: il gol è merito suo. In effetti...