Dybala: 'Con Pjanic e Dani Alves siamo da Champions. Pogba? Per me resta'
Intervistato a Malta dalla Gazzetta dello Sport, l'attaccante argentino della Juventus, Paulo Dybala, ha fatto il punto sulla siutazione della Juventus, sul proprio futuro e su quello del compagno di squadra Paul Pogba. Impegnato in una visita ai bambini di due orfanotrofi, il San Patrick’s Home a Sliema e il St Joseph’s Home a Santa Venera, Dybala però ha voluto prima di tutto sottolineare che: "Vedere questi bambini mi carica. Quando ho saputo che era un’iniziativa benefica ho deciso che non potevo mancare, anche perché so che qui ci sono molti juventini. Spero in futuro di rendere felici anche i bimbi argentini. Io sono nato in un paese molto piccolo, dove era difficile diventare un fuoriclasse. Per crescere è stato indispensabile spostarmi in un posto più grande: anche per fare l’architetto bisogna andare all’Università. A me è andata bene, prima il Palermo e ora la Juve mi hanno permesso di realizzare in mio sogno. La B mi ha aiutato a crescere: con Iachini sono maturato".
SULL'ARGENTINA - "Finale di Coppa America? Mi aspetto una partita molto bella, troviamo di nuovo il Cile e per noi sarà una rivincita della scorsa estate. Spero che possa vincere l’Argentina e mi auguro in futuro di vivere un’esperienza così da calciatore. Intanto me la godo da tifoso: la squadra è in fiducia e Messi sta facendo cose straordinarie. Leo è il migliore del mondo, un fenomeno. Io l'erede di Messi al Barcellona? Sono arrivato alla Juve da un anno e non ho mai pensato di andare via. Ho vissuto una grande stagione, ho vinto Supercoppa, scudetto e Coppa Italia e fatto tanti gol. A Torino mi amano, io mi trovo molto bene e non mi preoccupo di altro".
SOGNO CHAMPIONS - "La Juventus è una grande squadra esattamente come il Real, il Bayern Monaco e il Barcellona. Due anni fa ha sfiorato la vittoria in finale, nell’ultima stagione con il Bayern siamo stati eliminati a 30 secondi dalla fine: ci è mancata solo un po’ di fortuna".
DA DANI ALVES A PJANIC - "Dani Alves l’ho visto giocare spessissimo perché guardavo sempre il Barcellona, ricordo bene Messi che spesso si spostava sulla destra e scambiava con lui: è vero, avevano un gran feeling. Dani è un giocatore molto tecnico, ci aiuterà molto in difesa e in attacco e spero che possa farmi fare tanti gol. Pjanic? Sì l’acquisto di Pjanic mi ha sorpreso: per un paio di giorni non ho letto i giornali e quando li ho riaperti me lo sono ritrovato in squadra. Non mi sorprende che sia passato dalla Roma alla Juve, tanti giocatori vogliono venire da noi. Ho pensato subito al valore aggiunto delle punizioni. Miralem calcia molto bene e con lui possiamo migliorare anche io e Pogba, continuando con le nostre sfide post allenamento".
SENZA PRESSIONI - "Io non sento la pressione, non mi agito per quello che si dice di me. Anzi, avere più responsabilità mi carica. In campo vado sempre tranquillo. Da quando sono arrivato alla Juve la mia famiglia è sempre con me, poi la Juve è una società molto importante, che ti aiuta a restare sereno e a pensare solo ad allenarti".
POGBA RESTA - "Pogba lo conosco, è molto sereno e tranquillo, quando è stato criticato alla Juve è venuto fuori e ha dato il meglio. Lui non soffre la pressione: ognuno di noi deve aspettare la partita giusta, quando uno così forte non fa bene ci si sorprende sempre. Pogba resta sicuro. L’ho sentito e secondo me rimarrà con noi. Non abbiamo parlato di calcio ma me lo sento.
SULL'ITALIA - "L’Italia l’ho vista bene a parte l’ultima partita, dove ci sono stati tanti cambi. Sarà una bellissima sfida, la Spagna gioca un buon calcio, spero che sia divertente e con tanti gol. Io faccio il tifo per voi e anche per i miei compagni della Juve. Spero che segnino sia Alvaro sia Simone. Povero Morata: in allenamento scherzando diceva sempre di non voler affrontare Giorgio perché aveva paura...".
L'ADDIO DI MORATA - "Sarà una perdita importante per quello che ha fatto e anche per il rapporto che avevamo: è grande uomo e un grande amico, mi ha aiutato tantissimo all’inizio. Sarei felice se potesse rimanere con noi, in ogni caso io non cambio: resto con il mio 21".