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Dybala '10' per necessità: i rumors sul PSG e il maxi rinnovo, la palla passa alla Juve
Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, un'intesa nata sul campo dopo una prima annata di rodaggio e definitivamente consacrata dalla prima metà di stagione, nella quale Maurizio Sarri - dopo ripetuti tentativi tattici - ha virato con decisione sulla Joya argentina a discapito di Gonzalo Higuain. 23 presenze da titolare, una in più del Pipita considerando tutte le competizioni, ma nelle ultime settimane questa tendenza ha preso sempre più corso. Una decisione figlia della differenza di numeri tra il "10" e il "9", un gol e 6 assist per il primo, un solo gol da gennaio ad oggi per il secondo, ma anche di una valutazione tattica figlia dei limiti attuali del resto della squadra.
10 PER NECESSITA' - I dati che emergono dal rendimento di Dybala delle ultime settimane evidenziano come l'ex Palermo sia, non per sua scelta, sempre più un trequartista e sempre meno il finalizzatore che soltanto nella stagione 2017/2018 chiudeva con 22 centri complessivi, una sola rete in meno della sua prima annata juventina (2015/2016), chiusa a quota 23. Il calciatore bianconero è diventato suo malgrado un elemento di raccordo tra l'attacco e il centrocampo, per provare a celare i problemi evidenziati dai suoi compagni della mediana a sviluppare una manovra fluida ed efficace. Lì risiedono oggi le maggiori difficoltà del gruppo di Sarri e da questo è determinato il rendimento di diverse individualità.
QUALE FUTURO? - Una valutazione che la Juventus dovrà fare anche a proposito del futuro di Dybala a lungo termine, nel bel mezzo di una serie di nuove indiscrezioni provenienti dalla Francia sull'interesse del Paris Saint Germain, delle notizie tutt'altro che rassicuranti sui conti del club tra relazione semestrali e perdite di valore in Borsa e la necessità ancora attuale di mettere a bilancio plusvalenze. Nel contempo, il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici ha mantenuto vivi i contatti con l'entourage del giocatore per discutere del rinnovo del contratto in scadenza nel 2022, che potrebbe portare l'argentino a guadagnare circa 10 milioni di euro netti a stagione. Ecco perché le prossime settimane, tra campionato e Champions, saranno decisive per molti alla Juve, Dybala compreso.
10 PER NECESSITA' - I dati che emergono dal rendimento di Dybala delle ultime settimane evidenziano come l'ex Palermo sia, non per sua scelta, sempre più un trequartista e sempre meno il finalizzatore che soltanto nella stagione 2017/2018 chiudeva con 22 centri complessivi, una sola rete in meno della sua prima annata juventina (2015/2016), chiusa a quota 23. Il calciatore bianconero è diventato suo malgrado un elemento di raccordo tra l'attacco e il centrocampo, per provare a celare i problemi evidenziati dai suoi compagni della mediana a sviluppare una manovra fluida ed efficace. Lì risiedono oggi le maggiori difficoltà del gruppo di Sarri e da questo è determinato il rendimento di diverse individualità.
QUALE FUTURO? - Una valutazione che la Juventus dovrà fare anche a proposito del futuro di Dybala a lungo termine, nel bel mezzo di una serie di nuove indiscrezioni provenienti dalla Francia sull'interesse del Paris Saint Germain, delle notizie tutt'altro che rassicuranti sui conti del club tra relazione semestrali e perdite di valore in Borsa e la necessità ancora attuale di mettere a bilancio plusvalenze. Nel contempo, il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici ha mantenuto vivi i contatti con l'entourage del giocatore per discutere del rinnovo del contratto in scadenza nel 2022, che potrebbe portare l'argentino a guadagnare circa 10 milioni di euro netti a stagione. Ecco perché le prossime settimane, tra campionato e Champions, saranno decisive per molti alla Juve, Dybala compreso.