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Duncan a CM: 'Il mio viaggio da Accra all'Inter. Fu un sogno, ma il futuro è della Fiorentina: saremo grandi assieme'
Partiamo dal presente, e dal difficile momento che stiamo vivendo. Come ha passato i mesi di isolamento?
“Ho cercato di allenarmi al massimo per mantenere, nel limite del possibile, lo stato di forma. Poi ho dedicato molto tempo alla mia famiglia, ho potuto coltivare le mie passioni di più avendo maggior tempo a disposizione. Ho guardato molte più serie, letto molto di più, ogni tanto mi sono divertito alla play. Siccome so cucinare e anche bene (ride), a volte cerco di aiutare la mia compagna facendola un po’ riposare. In realtà anche prima di questo periodo però cercavo di dare una mano”.
La Fiorentina è da poco tornata ad allenarsi, ed ha potuto rivedere i suoi compagni, che emozione è stata, e quanto è importante per voi poter fare nuovamente gruppo?
“Come per ogni squadra tornare a fare gruppo è stato fondamentale. Abbiamo molte precauzioni da prendere per la nostra salute e per quella di tutti gli addetti ai lavori ma è bellissimo poter tornare a fare ciò che amiamo, poter riassaporare il sapore del campo e del pallone”.
La Serie A ha finalmente una data stabilita per la ripresa, è contento di poter tornare in campo già da fine giugno? Come vede dover affrontare le tante partite così ravvicinate? “Le istituzioni avranno fatto tutte le opportune valutazioni e sono certo avranno deciso per il meglio. Sono davvero felicissimo di poter tornare a giocare rispettando, naturalmente, la sicurezza di tutti gli atleti e degli addetti ai lavori. Sapevamo che avremmo dovuto giocare tante partite ravvicinate se fossimo ripartiti quindi ci alleneremo al massimo per farci trovare pronti”.
Il suo percorso con la maglia della Fiorentina si è interrotto sul più bello, dopo che era riuscito ad imporsi e guadagnarsi una maglia da titolare, ha ancora la voglia di mostrare a tutti il proprio valore? “Certo, ho tantissima voglia di tornare a giocare. Sono stato davvero felice di essere arrivato alla Fiorentina e mi sono inserito anche molto bene. Ora voglio lavorare ancor più duramente per farmi trovare pronto e ripagare tutta la fiducia che hanno riposto in me la società e l'allenatore”.
Lei è stato preso per essere un punto fermo del presente e del futuro della Fiorentina, è più un onore o una responsabilità?
“Entrambe le cose. Come detto ringrazio davvero tantissimo la società, dal presidente Commisso a Pradè e Barone, per avermi voluto fortemente ed aver fatto di tutto per portarmi a Firenze. Vestire la maglia viola per me è davvero un motivo di orgoglio, voglio onorarla al meglio e spero di poter raggiungere grandi traguardi con la Fiorentina”.
La Fiorentina ha grandi progetti per il futuro, che squadra le è stata raccontata per le prossime stagioni?
“Io sono molto contento, la Fiorentina mi ha voluto a tutti i costi e questo per me è motivo di orgoglio. Sono grato al Presidente Commisso ma anche al dg Barone ed al ds Pradè che hanno fatto di tutto per portarmi a Firenze. So che a Firenze c’è un progetto ambizioso e che il presidente ha fatto e sta già facendo di tutto per far crescere il club, questo è, di sicuro, un ulteriore stimolo a fare bene per noi calciatori”.
A Firenze ha ritrovato mister Iachini e Pol Lirola, che conosceva già ai tempi di Sassuolo, ma anche Ceccherini che era stato suo compagno a Livorno, l’hanno aiutata nell’inserimento nel nuovo spogliatoio? Si è creato un rapporto ancora maggiore con i compagni visto il difficile momento?
“Sono stato davvero contento di ritrovare Iachini e due miei ex compagni. Il tecnico mi ha detto che era veramente contento di ritrovarmi e poi subito che c’era da lavorare tanto perché dovevo rimettermi in condizione per essere utile alla squadra. Poi alla prima convocazione mi ha schierato subito titolare, quindi questo vuol dire che ha grande fiducia in me e ne sono contento. Con Pol ci troviamo a meraviglia perché anche a Sassuolo avevamo la stessa corsia di competenza e Federico è davvero un bravissimo ragazzo. Loro mi hanno aiutato molto nell’inserimento ma siamo un bel gruppo in generale e quest’esperienza ci rafforzerà ulteriormente”.
La rosa della Fiorentina ha tanti giovani di talento, c’è qualcuno che l’ha colpita in modo particolare? Si sente di poter insegnare qualcosa ai più giovani vista la sua esperienza?
“Io cercherò di mettere sempre la mia esperienza a disposizione di tutti, ma anche io ho ancora tanto da imparare e migliorare. La Fiorentina è ricca di giovani di grande talento, alcuni già affermati nonostante l’età giovanissima, basta citare Chiesa, Milenkovic, Castrovilli ma poi ci sono anche Sottil, Vlahovic…solo per fare dei nomi”.
Il motore della Fiorentina è sicuramente Rocco Commisso, ha avuto modo di conoscerlo? Che impressione le ha fatto?
“Il presidente è una persona fantastica, un vulcano, sempre pieno di energia e ricco di idee. Ha grandi ambizioni e sta già facendo cose importantissime per la Fiorentina, ha già dato il via al progetto per il nuovo centro sportivo, ha fatto un’importante campagna acquisti, sta facendo di tutto per poter dotare la società di uno stadio nuovo, moderno ed accogliente. Sono certo che con queste premesse il futuro sarà a tinte viola”.
Pearliamo del suo passato. Come fa un ragazzo nato ad Accra e cresciuto vicino Pistoia a farsi scegliere dall’Inter? Che emozione è stata per lei?
“Sono arrivato in Italia che ero molto piccolo. Certamente non è stato facile, non è facile per un bambino lasciare tutto, i propri genitori, la propria terra di origine e trasferirsi in un Paese completamente nuovo. Ma per fortuna qui avevo mio zio, che mi ha aiutato a crescere ed integrarmi e poi l’Italia è un paese meraviglioso che mi ha saputo accogliere. Anche qui c’è stato un nuovo cambiamento, ho conosciuto persone nuove che mi hanno accolto ed aiutato, rimarrò sempre legato a questa terra, anche per questo sono veramente fiero di essere arrivato alla Fiorentina. L’ho sempre detto, sono legatissimo a loro, mi hanno aiutato molto, anche nei momenti di difficoltà. Mi hanno permesso di crescere e di continuare il mio sogno. Spesso quando parlo di casa mi riferisco a loro, perché davvero mi hanno accolto come un figlio, loro per me sono una famiglia, e Pescia è la mia casa. L’Inter è stato qualcosa di inaspettato ma bellissimo, una società importantissima, al top in Italia ed in Europa, mi sono potuto allenare con calciatori formidabili, un’esperienza che mi ha dato e mi ha permesso di crescere tanto”.
Chi è stato il suo idolo calcistico, il giocatore a cui si è maggiormente ispirato e perché. C’è qualche sportivo fuori dal mondo del calcio che le piace particolarmente?
“Prima di arrivare in Italia guardavo Xabi Alonso quando mi capitava però Guti era il giocatore che mi piaceva di più visto la sua incredibilità qualità con i piedi. Arrivando in Italia ho avuto l’opportunità di allenarmi con Thiago Motta che nel suo ruolo giocava un calcio esemplare. Fuori dal panorama calcistico vedo Roger Federer come un personaggio unico nel suo mondo”.