Duemila abbonamenti in un giorno: la passione dei tifosi merita una grande Juve, ora la società non può più sbagliare
di Xavier Jacobelli
direttore di quotidiano.net
C'è una foto che foto vale più di mille parole: ritrae la calca davanti al negozio torinese dov'è scattata la campagna 2011-12. Nel primo giorno di apertura, duemila tifosi hanno sottoscritto l'abbonamento per seguire le partite interne della Juve nel nuovo stadio torinese. Un atto di fede e di passione che, ancora una volta conferma la grandezza della gente di Del Piero, così legata alla propria maglia da avere la forza di ripartire, nonostante per il secondo anno consecutivo la squadra sia arrivata settima e, stavolta, sia pure rimasta fuori dall'Europa, schiacciata dal peso di una cocente delusione.
Negli ultimi cinque anni, i tifosi bianconeri hanno dovuto sopportare di tutto: lo tsunami Calciopoli, le condanne sportive di Calciopoli, il processo penale di Calciopoli, le nuove verità emerse durante il processo penale di Calciopoli e il sonno della giustizia sportiva che queste verità non ha ancora stabilito se, come e quando modifichino i verdetti del 2006. Ancora: il reclamo di Agnelli contro l'assegnazione a tavolino dello scudetto 2006 all'Inter, presentato il 10 maggio 2010 e tuttora ritenuto indegno di pronunciamento da parte della Figc; la disastrosa gestione sportiva di Blanc uno e trino, nella quale affondano le radici le difficoltà di ogni ordine e grado che hanno reso piccola piccola una squadra un tempo grande, se non la più grande; il fiasco del primo anno di Marotta. Che, quest'anno, non può più sbagliare come non possono sbagliare gli altri dirigenti.
I tifosi della Juve hanno cominciato subito a fare la loro parte anche nella nuova stagione, che si inizierà ufficialmente il 1° luglio. Ora tocca alla società. E stavolta non ci saranno scuse.