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Mourinho 'finito' e Guardiola 'geniale': ora lo United è a tre punti dal City...
LA DISCUTIBILE GESTIONE DI GUARDIOLA - In estate la dirigenza del Manchester City ha seguito ciecamente i dettami di Guardiola, spendendo oltre 200 milioni di euro sul mercato, senza però risolvere i problemi che hanno sempre afflitto questa squadra: quelli legati alla fase difensiva. Pep ha investito, infatti, oltre 70 milioni di euro per portare a Manchester John Stones, che fino a questo punto della stagione è stato un flop, e Claudio Bravo, chiamato a rimpiazzare Joe Hart, considerato inadatto da Guardiola per via della scarsa abilità con i piedi, che ha avuto un pessimo impatto con il campionato inglese. A questi buchi nell'acqua va aggiunta anche la gestione del caso Touré, che ha dimostrato sul campo di essere ancora il miglior centrocampista del City e che è stato relegato ai margini della rosa per diversi mesi. Tutti errori, questi, che sommati alle scelte tattiche coraggiose, per non dire azzardate, del tecnico catalano, hanno portato il Manchester City lontanissimo dalla vetta della classifica; emblematica la gestione della partita contro il Cheslea, compromessa dalla scelta di Guardiola di giocare a specchio rispetto agli avversari, con un 3-4-3 che ha esposto la fragile difesa dei citizens alle ripartenze dei Blues, capaci di vincere la partita giocando di rimessa.
LA RIPRESA DELLO UNITED - La metà rossa di Manchester invece, anche grazie all'avvio di stagione stentato, ha dovuto subito fare i conti con la realtà: nonostabìnte gli investimenti importanti, la rosa dei Red Devils non è all'altezza delle migliori. Mourinho ha impiegato diversi mesi per riuscire a dare un'identità alla squadra, e lo ha dovuto fare mentre Guardiola veniva incensato come nuovo signore del calcio inglese. Ora, però, il Manchester United è una squadra vera: capace di soffrire e pungere, solida e compatta. I tanto criticati acquisti estivi stanno dimostrando tutto il loro valore trascinando i Red Devils: Ibra, più volte definito bollito nei suoi primi mesi in Inghilterra, ha segnato 13 gol in 19 presenze di Premier League, e Pogba, costantemente beccato per via dei 105 milioni spesi per lui, è stato capace di prendere per mano la squadra e di diventare leader di un gruppo con tanto talento ma poca personalità.
LA RIVINCITA DI MOURINHO - Ora il Manchester United è a soli tre punti dal City, arriva da sei vittorie consecutive e sta smentendo tutti i critici sul campo. I Red Devils sono una squadra consapevole dei propri limiti e delle proprie qualità, così come lo è Mourinho che ha avuto il grande merito di trasformare lo United in una squadra più operaia, ma per questo anche più vincente. Guardiola, invece, si è dimostrato poco elastico, ed ora si trova a dover fare i conti con la realtà dei fatti, che parla di un City in crisi e molto più vicino allo United che alla vetta della classifica.