La prova mostrata ieri dal Torino a Helsinki non può essere considerata un banco di prova affidabile per nessuno dei protagonisti in campo, dal momento che - se ci si dovesse basare sul rendimento offerto - nessuno si salverebbe. Di certo, però, è parso particolarmente estraneo ai meccanismi tattici di Giampiero Ventura quel Gaston Silva che già in alcuni altri frangenti (dei pochi che ha avuto l'opportunità di vivere) ha mostrato un certo ritardo in questo senso, anche in confronto a un altro difensore arrivato quest'estate come Pontus Jansson (che però lavora con i compagni fin dal primo giorno di ritiro).

Che le richieste del tecnico ligure non siano semplici da assimilare è cosa nota e spesso ribadita anche dai suoi stessi calciatori; non tutti hanno la stessa rapidità in questo senso, e il discorso esula dal valore assoluto di ciascun atleta. Quello di Gaston Silva, per esempio, è elevatissimo, come dimostra il posto ormai fisso che si è conquistato nella Nazionale maggiore dell'Uruguay. Proprio in considerazione di tutto questo, l'ipotesi di prestarlo a gennaio perchè si abitui meglio al calcio italiano prende piede; si vocifera di Chievo e Cagliari, ma nessuna trattativa è ancora stata imbastita. Però è un'idea che il Torino è intenzionato a considerare seriamente, in un ottica di crescita del singolo.