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    Ds Galatasaray: 'Icardi meglio di Lautaro. Eliminammo la Juve sotto la neve in hotel, Mancini e i soldi...'

    Ds Galatasaray: 'Icardi meglio di Lautaro. Eliminammo la Juve sotto la neve in hotel, Mancini e i soldi...'

    Il direttore sportivo del Galatasaray, Cenk Ergun ha concesso un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui racconta a tutto tondo il mondo del club turco, a partire da Mauro Icardi, dai ricordi con la Juve in Champions passando anche per i tanti allenatori e giocatori italiani o della Serie A che sono passati di lì. E fra questi c'è anche lui che proprio in Italia e per gli Agnelli ci ha vissuto e lavorato.

    IL LEGAME CON GLI AGNELLI E L'ITALIA - "Dopo il liceo riuscii a vincere una borsa di studio alla Koç University, che collaborava con la famiglia Agnelli per gestire gli impianti della Fiat a Bursa. Proprio per questo decisi di studiare l’italiano, per andare a lavorare per il ministero degli affari esteri. Imparai la lingua grazie a un Erasmus a Siena, sentendo le canzoni dei Nomadi e leggendo la Gazzetta dello Sport.

    MANCINI - "Un autista di limousine. È un bravo allenatore, ma vuole trovare tutto subito pronto. Con noi ha vinto subito la coppa ma avevamo due visioni troppo differenti. Se è veramente così legato al denaro? Per lui parlano le sue scelte. Però da noi, anche se è rimasto solo sei mesi, quando se ne è andato non ha chiesto nessuna liquidazione".

    ICARDI MEGLIO DI LAUTARO - "Da chi iniziamo? Dal più amato dalla gente, Mauro Icardi. Per me è un fenomeno, uno dei calciatori più forti che ho visto da quando sono al Galatasaray: lui non vede la porta, la sente. Solo gli attaccanti di razza hanno questa caratteristica. Adesso in Italia siete tutti pazzi per Lautaro Martinez, che ha una media gol più bassa di quella che aveva Mauro, e la sua Inter era molto meno competitiva. Per questo dico a tutti che lui è il più forte. I suoi atteggimenti extra-campo? A noi ha dato tutt’altra impressione, è un bravo ragazzo con una famiglia bellissima. Quando ha qualche giorno di riposo passa tutto il tempo con sua moglie e i figli, amano andare in giro per Istanbul. Wanda quando può va a visitare le moschee".

    ZANIOLO - "Mai visto un calciatore della sua età passare così tanto tempo in palestra, di solito più si invecchia più tempo si dedica ai pesi e meno alla corsa, lui ha fatto l’esatto contrario. Quando è arrivato da noi si è allenato benissimo, ci teneva a riscattarsi dopo la Roma. Forse tornerà, ma mi ha dato l’impressione di essere più intenzionato ad andare a giocare in Premier".

    MERTENS - "Una superstar umile. Il Napoli fan club di Istanbul ci scrive sempre perché vogliono andare a vederlo, per loro è una sorta di icona. In campo invece è a completa disposizione dell’allenatore, a 36 anni e dopo aver battuto il record di Maradona in maglia azzurra ancora accetta di fare tutta la fascia e tornare a difendere".

    PRANDELLI - "Il più grande tattico che abbia mai conosciuto, nei secondi tempi disegnava su una lavagnetta tutti gli schemi che stavano facendo gli avversari, riusciva a leggere ogni situazione. Poi lui è la persona che ha stravolto la preparazione fisica nel calcio turco".

    BALOTELLI - "Un bravo giocatore che è andato nella squadra giusta: Adana è una città calda, una Napoli turca. Da noi si dice “non puoi andare ad Adana per riposare”, il kebab è piccante, il sole cocente e la vita notturna è la migliore. Anche i dirigenti sanno che lì funziona così e accettano lo stile di vita che tengono i loro calciatori".

    LA PARTITA CONTRO LA JUVE - "La partita più bella? Quando eliminammo la Juventus dalla Champions League sotto la neve. Quella partita la vincemmo grazie all’hotel. Quando i due capitani decisero di rinviare l’incontro io prenotai subito le stanze per tutta la squadra, i bianconeri invece dovettero aspettare ore allo stadio e quindi riposarono pochissimo".

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