Didier Drogba vice Ibrahimovic? L'ultima voce di mercato riguardante il Milan è quella che vorrebbe in rossonero l'attaccante ivoriano del Chelsa. In alternativa, circolano i nomi di Marco Borriello e di Maxi Lopez (per il quale lo stesso Adriano Galliani si è sbilanciato in un apprezzamento). Ma per tutti si parla di un ruolo da vice Ibrahimovic.

Ma siamo sicuri che sia proprio così? Ci sono alcuni elementi, infatti, che portano a pensare che il club di via Turati stia cercando un attaccante da affiancare allo svedese, più che a un giocatore che possa fargli da riserva.

Il primo elemento riguarda l'inaffidabilità, provata e riprovata, di Pato e Robinho nel lungo periodo. Entrambi i brasiliani, quando sono in forma e senza acciacchi, sono attaccanti di livello mondiale. Ma entrambi vivono questo stato di grazia per pochi mesi all'anno, mentre per lunghi tratti della stagione o sono infortunati o sono fuori forma. Nella scorsa stagione, il Milan fu bravissimo a saper sfruttare al massimo ogni momento di forma di ogni suo attaccante, sapendo al contempo sopperire ai momenti di scarsa vena o di infortunio. Ma sarà sempre così?

Il secondo elemento, che riguarda il mercato in uscita, si riferisce alla indiscrezioni in arrivo dall'Inghilterra, che vorrebbero un Pato in partenza (Arsenal o Chelsea). Sicuramente a gennaio non succederà nulla, ma a giugno tutto può accadere.

Il terzo elemento, il più significativo per chi scrive, riguarda proprio Ibrahimovic, e la sua evoluzione tecnico-tattica. In questa stagione, Ibra sta segnando con regolarità, ma sta mostrando, ancor di più, spiccate doti di assist man. E non è raro, come è accaduto contro il Catania, vederlo impostare il gioco dalla trequarti, alla ricerca del passaggio filtrante per un compagno.

Ecco perché non ci stupiremmo, già da gennaio ma soprattutto nella prossima stagione, di vedere Ibra giocare alla spalle di un ariete da area di rigore (e Drogba sarebbe perfetto), con Robinho o El Shaarawy (o Cassano, quando rientrerà), a fare da terzo attaccante (o da riserva). Potrebbe essere questa l'evoluzione futura di Ibra. Lontano dall'area di rigore: per prendere meno botte, per divertirsi di più (contro il mal di pancia e contro la nausea da calcio...) e per poter essere considerato un campione completo, oltre che un grande attaccante.