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    Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori al Franchi? Soluzione low cost, il modello Udinese o l'addio a Firenze

    Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori al Franchi? Soluzione low cost, il modello Udinese o l'addio a Firenze

    • Mattia Sorbetti
    Lo scorso 7 marzo, all’interno del salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, è stato svelato il progetto vincitore fra gli otto finalisti del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell’area di Campo di Marte: a spuntarla è stato il progetto realizzato dallo studio Arup, del capo progettista David Hirsch. Selezionato da una giuria internazionale, con la partecipazione del ministero dei Beni culturali, il progetto dovrà essere completato entro il 2026. Ma nel frattempo la Fiorentina, che avrà comunque modo di scegliere in base alle proprie esigenze e disponibilità, dove andrà a giocare? In attesa degli ulteriori sviluppi progettuali per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, il club gigliato dovrà capire quale potrà essere la soluzione migliore: continuare a giocare nell'impianto di Campo di Marte coi lavori in corso, oppure migrare lontano da Firenze.
     

    MODELLO UDINESE – Se la Fiorentina fosse costretta a giocare lontano da Firenze, senza alcun dubbio a risentirne sarebbe anche l’affluenza dei tifosi di fede gigliata ad ogni partita: e la squadra potrebbe risentirne visto il calore trasmesso dl Franchi in passato in alcune occasioni. Di conseguenza a risentirne sarebbero anche gli introiti del botteghino: secondo alcune stime potrebbero essere molto inferiori a quello che genererebbe un Franchi a mezzo servizio. L’ipotesi è quindi abbiano comunque la possibilità di giocare nell’impianto durante i lavori con una capienza limitata a causa della presenza dei cantieri in alcuni settori: come accaduto di recente anche all'Udinese durante i lavori della “Dacia Arena”.
     
    LE IPOTESI IN TRASFERTA – Se alla fine l’ipotesi Franchi non fosse realmente percorribile la Fiorentina ha comunque cominciato a sondare altre alternative, “pescando” dagli impianti più vicini al capoluogo toscano. In pole position, nonostante ancora non ci sia stato un vero e proprio accordo con le autorità comunali, c’è lo Stadio Castellani di Empoli: con il club azzurro l’accordo sarebbe stato trovato. La seconda opzione è quella relativa al Mapei Stadium di Reggio Emilia, che comunque rappresenterebbe un ostacolo per molti tifosi vista la distanza da Firenze. Quest’ultimo sarebbe ad ogni modo, essendo in regola con i regolamenti Uefa, l’impianto designato per ospitare eventuali impegni europei dei viola.
     
    IDEA LOW COST – La scorsa settimana il Presidente della Fiorentina Commisso ha partecipato per la prima volta ad un incontro in Palazzo Vecchio dove finalmente gli è stata illustrata la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi nei minimi particolari. Ed è proprio in questa occasione che gli è stata presentata la possibilità di implementare la capienza di uno degli impianti sportivi cittadini, tramite la realizzazione di alcune tribune temporanee, affinché si possa garantire la capienza per almeno 10.000 spettatori. Tra le prime idee c’è stata quella relativa allo lo stadio di Castello, situato all’interno della Scuola Marescialli e Brigadieri dell'Arma dei Carabinieri. L'impianto, realizzato dove in precedenza c'era un lago, ha già una capienza di circa 5.000 posti che potrebbero essere implementati con strutture provvisorie. Una soluzione low-cost che potrebbe realmente accontentare tutti.

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