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Dove allenerà Conte? Gli indizi portano al Milan, ma ci sono delle alternative
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GLI INDIZI CHIAVE - Nel corso dell'intervista Conte ha aperto all'utilizzo di una difesa a 4, un indizio importantissimo per ipotizzare come potrebbe integrarsi, a prescindere dal mercato, negli attuali organici: "La gente pensa che il mio 3-5-2 sia un sistema difensivo, ma non è vero. In futuro potrei giocare con una linea difensiva alta a quattro, ma bisogna pressare molto, altrimenti si corrono grossi rischi". L'altro indizio chiave è invece legato al grande sogno, che è si quello di vincere sempre ("per evitare che gli altri festeggino delle mie sconfitte"), ma in particolare la Champions League, trofeo a cui il suo prossimo club dovrà partecipare: "Onestamente mi piacerebbe sollevare la Champions League da allenatore, ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi restare nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l'ultimo passo per vincere la Champions League".
GLI INDIZI PORTANO AL MILAN - Fra tutti i club che si sono mossi finora anche soltanto per un abboccamento con Conte e il suo entourage gli indizi portano dritti dritti in casa Milan. Salvo sorprese il club rossonero si qualificherà alla prossima Champions League dato l'ampio margine conquistato finora sul quinto posto e la chance anche di vincere l'Europa League e guadagnare l'accesso diretto. Oggi il Milan gioca a 4 e con Pioli usa spesso e volentieri una linea molto alta anche se difetta e non poco, nel pressing e nel recupero alto della palla. È qui che Conte può intervenire anche se l'idea mercato della rosa rossonera è anche quella di provare ad acquistare un centrale (Buongiorno) in grado di giocare tranquillamente in una linea a 3.
LE ALTERNATIVE - Come detto Conte non vuole firmare e aspetta di capire il progetto e l'offerta più convincente con una preferenza netta e certificata di un ritorno alla Juventus. E poi? Vincere, vincere e vincere, anche se partendo da una ricostruzione. Per questo oggi Napoli e Roma a prescindere dal modulo, sono considerate dei piani B dall'allenatore salentino che invece guarda ancora alla Premier League e a un club che, anche grazie ai nuovi soci in proprietà, punta a tornare competitivo e vittorioso: il Manchester United ha fondi e finanze, gioca a 4, e può tornare in Champions sia attraverso l'Europa League che il campionato (è a -6 dal Tottenham 4°). Del resto Conte è stato chiaro: "Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo", l'indizio finale e più importante di tutti.