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Douglas Costa si è ripreso la Juve: così ha cambiato i piani di Paratici, anche per Bernardeschi
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Un supereroe per dare un nuovo assalto all'ossessione Champions: la Juventus si affida a Flash. Non il celebre personaggio targato DC Comics, ma un'ala che con il velocista più famoso del mondo ha in comune il nome d'arte: Douglas Costa è partito in quinta in questa stagione, due assist nelle prime due partite, sprint e prestazioni che riportano alla mente le gesta di quell'ala brasiliana che allo Shakhtar Donetsk aveva stregato il mondo e convinto prima Bayern e poi i bianconeri a puntare su di lui. E pensare che Douglas, in questa Juve, non doveva neanche esserci.
LA SVOLTA E SARRI - L'ultima stagione infatti aveva convinto Paratici e Nedved di non avere più tra le mani quella preziosa pepita per cui, nell'estate del 2018, la Juve aveva addirittura rifiutato gli oltre 80 milioni di euro messi sul piatto dal Manchester City, dove Guardiola era pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Prestazioni altalenanti agli ordini di Allegri, disavventure fuori dal campo: la società aveva riaperto alla cessione, nonostante il prezzo si fosse notevolmente ridimensionato. La Juve voleva separarsi da Douglas Costa, ma Douglas non voleva assolutamente separarsi dalla Juve: così a metà giugno l'inizio dell'avvicinamento, tramite i procuratori il 28enne brasiliano ha comunicato alla dirigenza la ferma volontà di restare a Torino per riscattarsi. E in seguito, l'assist decisivo dal nuovo tecnico: Maurizio Sarri ha messo in chiaro fin da subito di considerare l'ex Shakhtar e Bayern uno dei giocatori di maggior talento attorno a cui costruire la squadra, togliendo così di fatto l'attaccante dal mercato.
CAMPO E MERCATO, CAMBIA TUTTO! - Così è stato, Douglas Costa si è ripreso il posto da titolare nello scacchiere bianconero risultando subito decisivo. E così come ha cambiato il proprio mercato, ha mutato notevolmente anche i piani di Paratici per quanto riguarda la gestione degli altri attaccanti che affollano il reparto. Se la situazione di Paulo Dybala e il suo possibile addio sono stati più frutto della mancata cessione di Higuain e Mandzukic, ad aver risentito particolarmente del rilancio del brasiliano è stato Federico Bernardeschi. In campo e sul mercato. Con Allegri l'ex Fiorentina si giocava spesso una maglia da titolare con Douglas e Dybala, con Sarri Bernardeschi ha perso posti nelle gerarchie, finendo a disputarsi il ruolo di prima riserva a destra con Cuadrado. Non intoccabile in campo e di conseguenza non lo è stato neanche negli ultimi frenetici giorni della sessione estiva, finendo per restare invischiato nella corsa alle cessioni della Juve, con il suo nome finito in un tentativo di scambio last minute con Rakitic del Barcellona. Bernardeschi a rischio addio, come Dybala, Mandzukic e Higuain prima di lui. Tutti in bilico, tranne uno: quel Douglas Costa che fino a due mesi fa sembrava avere le valigie pronte per lasciare la Continassa, tornato al centro del progetto con Sarri e deciso a tenersi i colori bianconeri addosso ancora a lungo.
@Albri_Fede90