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  • Dopo Football Leaks i Luanda Leaks, ma il Portogallo tiene Rui Pinto in carcere preventivo

    Dopo Football Leaks i Luanda Leaks, ma il Portogallo tiene Rui Pinto in carcere preventivo

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    E adesso come la mettiamo con Rui Pinto? È un interrogativo con il quale si trovano a fare i conti anche i nemici giurati dell'hacker portoghese, indicato come il creatore di Football Leaks. Costoro come potranno continuare a denigrarlo, dopo che si è saputo essere lui il diffusore dei Luanda Leaks? Se lo chiede per primo il suo avvocato William Bourdon, che in un'intervista rilasciata al quotidiano Publico ha sollecitato il Portogallo a considerare un eroe il suo cliente

    Nella stessa intervista il legale francese ha svelato alcuni retroscena che hanno portato alla diffusione dei documenti sul vasto sistema di potere messo in piedi in Angola dalla famiglia dell'ex presidente José Eduardo dos Santos, eroe della lotta di liberazione angolana dal colonialismo successivamente convertito in presidente-dittatore fino al 2017. Una macchina che ha permesso di accumulare un'indecorosa ricchezza sulla pelle di uno dei paesi col più alto indice di povertà al mondo. Di quello sfrenato saccheggio è simbolo principale Isabel dos Santos, la figlia prediletta del presidente che per lunghi anni si è fregiata del primato di donna più ricca d'Africa. E adesso che grossa parte dei beni sparsi per il mondo è stata congelata, troppa gente in Portogallo fa finta di dimenticare quanto l'erede designata del regno fosse riverita in terra lusitana. E pazienza se lo shopping angolano di pezzi d'economia portoghese fosse sale sulle ferite per l'ex impero coloniale che si vedeva scalato dell'ex colonia. In quel momento la signora era potente e disponeva di una quantità esagerata di denaro. Non si poteva stare a sottilizzare.

    Adesso che l'impero dei Dos Santos è crollato, in troppi fanno come se non avessero conosciuto la signora Isabel. Anche per loro i Luanda Leaks diventano un redde rationem. Una prima ondata di informazioni si è abbattuta la scorsa settimana, altre minacciano di arrivare. E la firma è ancora una volta quella di Rui Pinto. Per i potenti, in Portogallo, l'inventore di Football Leaks è un criminale che ha svelato i segreti del calcio per motivi personali e ha persino tentato un'estorsione. Invece per chi come noi di Calciomercato.com ne ha sposato e appoggiato la battaglia da subito, egli è un whistleblower che si trova da quasi un anno in carcerazione preventiva come se fosse un serial killer o un terrorista. Praticamente stiamo parlando di un prigioniero politico. Eroe se denuncia la corruzione politico-finanziaria globale, canaglia se denuncia le zone grige della finanza globale calcistica. La giustizia e la logica non abitano qui.

    P.S. #freeruipinto

    @pippoevai

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