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    Dopo Donnarumma e Calhanoglu il Milan non può rischiare di perdere Kessie

    Dopo Donnarumma e Calhanoglu il Milan non può rischiare di perdere Kessie

    • FZ
    Calhanoglu dopo Donnarumma. Il Milan in poco meno di due settimane ha salutato due dei pilastri dell'ultima stagione, due giocatori che formavano la colonna vertebrale della squadra di Pioli, tornata in Champions League dopo sette anni di assenza. Il portiere, tra i primi cinque al mondo, e il trequartista, spesso criticato, ma nell'ultima annata il migliore in Europa per occasioni create (98, meglio di Depay e Bruno Fernandes). Alla base della rottura ragioni strettamente economiche: entrambi non hanno accettato le proposte di rinnovo arrivate da Maldini e Massara, preferendo Paris Saint-Germain e Inter alla continuità con il Milan.

    SCELTA PRECISA - Il numero uno azzurro, che ieri ha fatto le visite a Roma, a Parigi guadagnerà 12 milioni di euro per cinque anni di contratto, il numero 10 turco invece metterà la firma su un triennale da 5 milioni più bonus. Soldi che il Milan poteva investire ma ha scelto di non farlo. Riteneva le proposte di prolungamento, rispettivamente 8 e 4 milioni, in linea con il valore dei giocatori. La linea che è arrivata dall'alto è "tutti utili, nessuno indispensabile". Il Milan va avanti, anche senza Donnarumma e Calhanoglu.

    IN STAND BY - Una posizione che divide, non solo sui social. Secondo l'ex direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli il Milan ha mandato al vento circa 150 milioni e con la politica di contenimento dei costi rischia di perdere anche Kessie, in scadenza nel 2022. L'ivoriano, che guadagna 2,2 milioni, sta bene a Milano, ma dopo una stagione come l'ultima, nella quale ha dimostrato di essere un valore aggiunto, si aspetta un deciso salto di qualità in termini di stipendio. L'offerta di 3,5 più bonus (per arrivare a 4) è lontana dai 5 chiesti dall'ex Atalanta, per questo la trattativa è in stand by. Le parti torneranno a parlarsi con l'obiettivo di arrivare a un accordo, ma lo scenario visto con Donnarumma e Calhanoglu è riproponibile. E' vero, tutti sono utili e nessuno è indispensabile, ma per sognare in grande è necessario alzare l'asticella. E leader come Kessie sono difficili da sostituire.  

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