Doping, Bergomi: 'Sono preoccupato per alcune sostanze che ho preso negli anni '80'
Il doping nel calcio. Negli anni passati se n'è parlato tanto, Zeman è stato uno dei più grandi accusatori dell'uso di sostanze stupefacenti nel mondo de pallone. Oggi è tornato a parlarne Beppe Bergomi, leggenda dell'Inter e Campione del Mondo nell'82 con la Nazionale Azzurra, a margine di un evento sportivo ai microfoni della RSI, tv della Svizzera italiana: "I messaggi che sono usciti sono messaggi importanti, per ottenere determinati obiettivi non devi passare per determinati sotterfugi. Questa è una cosa che ho sempre cercato di inculcare nei giovani. A livello professionistico, facendo anche tanti passi indietro, io non è che sia esente... Dico che magari alcune sostanze che adesso sono doping, nel 1979-80 quando ho iniziato io, si potevano prendere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o mi hanno dato". LE COSE SONO CAMBIATE - Fortunatamente, ora, le cose sono cambiate: "Le società adesso sono cresciute e danno un livello di informazione elevato. Poi penso che un giocatore debba sempre chiedere al suo medico. Qui sta anche nell'intelligenza dell'allenatore e di chi ti guida nel distribuire i carichi di allenamento. Se hai caricato oggi, domani non puoi proporre determinati allenamenti. Questo, anche se penso che nel calcio ci si possa allenare molto di più, i tennisti per esempio si allenano di più, lo vedo da mio figlio che è tennista. Bisogna lavorare sulle carenze per migliorare nelle prestazioni ma sempre nel rispetto delle regole".