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Donnarumma salva il Milan, ma continuando così Pioli non andrà lontano
ILLUSIONE MILAN - Dopo il 2-2 dell’andata al Milan potrebbe bastare persino lo 0-0 di partenza, ma dopo appena 8’ i rossoneri sono già in vantaggio. Gobeljic, appena dentro l’area di rigore, tocca il pallone calciato da Krunic con la mano e l’arbitro, che non se ne era accorto, dopo essere richiamato dal Var concede la massima punizione che Kessie trasforma con la consueta precisione. Meglio di così il Milan non potrebbe partire, ma la speranza di una partita in discesa si rivela in fretta un’illusione. Con il pensiero già rivolto alla delicatissima sfida di domenica sera sul campo della Roma, Pioli esagera con il turnover e soprattutto sbaglia a schierare troppi giocatori nelle posizioni sbagliate.
LEAO SPAESATO - Con Ibrahimovic in panchina, Leao che teoricamente lo dovrebbe sostituire come prima e unica punta appare subito spaesato, con l’aggravante di non ricevere alcun aiuto da troppi compagni fuori ruolo. Krunic, infatti, viene riproposto nel ruolo di trequartista e così Calhanoglu viene dirottato a sinistra. E infine, come se non bastassero queste discutibili scelte, ecco Dalot alle spalle del turco come sostituto di Hernandez nella corsia mancina in cui non si trova a suo agio come a destra. E così, un po’ per queste mosse chiaramente sbagliate, e un po’ per la pressione della Stella Rossa, il Milan dopo un quarto d’ora è costretto a subire. Non basta, infatti, la grinta di Kessie troppo solo in mezzo al campo perché al suo fianco non ci sono né il titolare Bennacer, né la prima riserva Tonali, ma l’ultimo arrivato Meitè che non ne azzecca una.
STELLINA ROSSA - Vicina al pareggio, annullato soltanto per un fallo di mano di Pankov, la Stella Rossa prende sempre più coraggio e colpisce la traversa con Ben Nabohuane. Nemmeno questo rischio scuote il Milan, troppo passivo per i limiti di Castillejo e Calhanoglu che non attaccano e non difendono sulle fasce, e costantemente in difficoltà per le iniziative di Ivanic, la stellina rossa dei serbi che si era già messo in evidenza all’andata. E’ lui il faro che illumina tutte le iniziative degli uomini di Stankovic ed è lui a smarcare di nuovo Ben Nabohuane che al 24’ anticipa il sempre più incerto Romagnoli e infila Donnarumma con un bel diagonale. Per la verità poi c’è anche un’occasione per il Milan, ma sul cross di Calabria dalla destra, Dalot calcia addosso al portiere il pallone del 2-1.
PIOLI CORREGGE - Dopo un primo tempo con più ombre che luci, Pioli si rende conto di avere sbagliato le scelte iniziali e prima che sia troppo tardi cerca di correre ai ripari. Fuori gli impacciati Krunic e Leao, dentro Rebic e soprattutto Ibrahimovic che ovviamente va al centro dell’attacco con il croato a sinistra e Calhanoglu riportato al centro. Adesso, finalmente, il Milan ha tutte le pedine al posto giusto, con l’unica eccezione di Dalot. E non a caso all’inizio della ripresa Ibrahimovic costringe subito Borjan a una parata peraltro non difficile, ma soprattutto poco dopo Rebic, smarcato dallo svedese, fallisce una facile conclusione calciando fuori.
CONTROPIEDE SERBO - Finalmente in partita il Milan dà l’impressione di poter segnare da un momento all’altro, ma scoprendosi concede alla Stella Rossa lo spazio per il contropiede e così ci vuole un altro autentico miracolo di Donnarumma che respinge da campionissimo la conclusione ravvicinata di Sanogo. La paura di subire il sorpasso serbo convince Pioli a ritoccare ulteriormente il Milan, con gli inserimenti di Saelemaekers al posto di Castilleo e di Hernandez al posto di Calabria, con lo spostamento di Dalot a destra. La mossa che potrebbe favorire il Milan è però offerta involontariamente da Gobeljic che si merita il secondo cartellino giallo e dal 70’ lascia in inferiorità numerica la Stella Rossa.
FINALE NERVOSO - Come a Belgrado, però, la Stella Rossa non si arrende nemmeno con un uomo in meno e anzi moltiplica le energie e le occasioni da gol, spaventando un Milan nervoso come Ibrahimovic, non a caso ammonito pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. Proprio in questo finale, che dovrebbe controllare con maggiore calma, riaffiorano tutti i limiti caratteriali e atletici della squadra di Pioli, pericolosamente in bilico tra la qualificazione e l’eliminazione, perché la Stella Rossa continua a cercare il secondo gol. E così, dopo tre interminabili minuti di recupero, il fischio finale dell’arbitro è una liberazione per i rossoneri. Anche se dopo questa serata crescono i dubbi anche per il prosieguo del campionato.
IL TABELLINO:
Milan-Stella Rossa 1-1
Marcatori: 9' pt Kessie (M), 24' pt Ben (S).
Assist: 24' pt Gobeljic (S).
MILAN: G. Donnarumma, Calabria (dal 21' st Hernandez), Tomori, Romagnoli, Dalot, Meite, Kessie, Castillejo (dal 21' st Saelemaekers), Krunic (dal 1' st Rebic), Calhanoglu, Leao (dal 1' st Ibrahimovic). A disp. Tatarusanu, A. Donnarumma, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez, Kalulu, Tonali, Saelemaekers, Diaz, Rebic, Ibrahimovic. All. Pioli.
STELLA ROSSA: Borjan, Pankov, Degenev, Sanogo, Gobeljic, Srnic ( dal 1' st Petrovic), Kanga (dal 24' Katai), Gajic, Ivanic (dal 38' st Nicolic), Ben Nabouhane (dal 24' st Falco), Falcinelli (dal 26' st Pavkov). A disp. Popovic, Copic, Pavkov, Katai, Falco, Pretrovic, Nicolic, Gavric, Vukanovic, Krstovic. All. Stankovic. Arbitro: Gil Manzano (Spagna).
Ammoniti: 8' Gobeljic (S), 45' Srnic (S), 17' st Ibrahimovic (M)
Espulsioni: 25' st Gobelijc (S).