AFP/Getty Images
Donnarumma, almeno questa volta non prendetevela con Raiola
mi rivolgo direttamente a Lei: i calciatori giovani non dovrebbero essere seguiti dai loro procuratori anche nel loro percorso scolastico? Mi sembra, invece, che non accada proprio così. Il caso Donnarumma lo sta a dimostrare. Ho seguito la vicenda distrattamente, ma ciò che ho afferrato di tutta la storia è che il calciatore del Milan ha preferito volare verso Ibiza che affrontare gli esami di maturità che già gli erano stati posticipati perché c'erano gli Europei di mezzo. Ma che esempio danno i calciatori a tutti quei ragazzi "normali" che, invece, gli esami hanno dovuto sostenerli? Mi chiamo Adolfo e sono un nonno ed è forse per questo che non riesco ad afferrare i valori dell'era moderna. Grazie per avermi letto.
Caro Adolfo,
Lei pone una domanda perentoria, ovvero se i calciatori giovani debbano essere seguiti anche nel loro percorso scolastico, oltre che in quello sportivo. La risposta è negativa in quanto l'attività del procuratore sportivo consiste nei servizi di assistenza e rappresentanza a favore di un calciatore finalizzati alla conclusione o risoluzione di un contratto di prestazione sportiva tra un calciatore e una società sportiva (art. 2 Regolamento Procuratori Sportivi). Non sono tipizzati di doveri del procuratore sportivo al di fuori dell'aera sportiva, ma è chiaro che un procuratore che si prende cura di un giovane calciatore potrebbe - non dovrebbe - diventare un riferimento importante per ogni settori della vita del giovane atleta. E, quindi, influire anche sulle scelte extracalcistiche di un ragazzo. Ma, venendo al caso concreto, Gigi Donnarumma è ormai un calciatore maggiorenne che può prendere le sue decisioni autonomamente senza dover necessariamente interpellare né il procuratore né la famiglia. Non sarò io a poter giudicare la sua scelta di preferire Ibiza agli esami di maturità, ma certamente se fossi stato il suo procuratore mi sarei comunque permesso di suggerire a Gigio di finire gli studi. E ciò per due semplici motivi: 1. il pezzo di carta è sempre meglio averlo (anche se si diventa milionari all'improvviso); 2. per tutelare l'immagine del calciatore stesso già al centro di numerose critiche per le note vicende legate al suo ancora mancato rinnovo contrattuale.
Cari utenti di calciomercato.com voi cosa ne pensate? Raiola avrebbe dovuto "imporre" a Donnarumma di sostenere gli esami di maturià: sì o no?